La sconfitta a Napoli ha frenato la possibilità di staccare l’Inter, ma non ha intaccato la voglia di vincere della Juve. La squadra di Sarri affronterà domani all’ora di pranzo la Fiorentina, che dall’arrivo di Iachini non ha mai perso, collezionando 2 vittorie e due pareggi. Una sfida complicata per la Juve, che Sarri ha presentato in conferenza stampa, partendo però dalle polemiche scaturite dopo la sconfitta con il Napoli: “So poco delle polemiche. Credo sia stata strumentalizzata una frase banale: parlavo solo di affetto per un gruppo con cui ho lavorato per tre anni. Quel lavoro mi ha permesso di arrivare al top dei club italiani, la Juventus”.
Ha continuato Sarri: “Il tifoso juventino va conquistato con i risultati, e la rabbia per il brutto risultato e la brutta prestazione è comprensibile; il problema del calo di intensità sembrava superato, ma domenica si è visto che dobbiamo ancora lavorarci. I numeri non sono preoccupanti, perché il percorso è buono, in campionato, Champions e Coppa Italia. Detto questo, tutti abbiamo la sensazione di poter far meglio, specie nella continuità. I cali sono arrivati alla fine di mini cicli, a dicembre e gennaio”.
Vuole farsi ricordare dal popolo bianconero Sarri, il modo lo ha spiegato in conferenza: “Per qualche vittoria importante, anche se questo è un club abituato a vincere”. Sui recuperi di Khedira e Pjanic: “Sami sta procedendo con la riatletizzazione. Sono tempi difficilmente valutabili, è presto per ipotizzare i giorni di recupero, anche se il percorso non dovrebbe essere lungo. Miralem aveva solo una grossa contusione, ne ha approfittato per curare un piccolo problemino che aveva. Ma in questi giorni si allena con noi, quindi è disponibile”.
Sulla cessione di Emre Can: “Io fin dall'inizio ho lavorato con 27 giocatori, senza chiedere nulla. Mi sembra una cosa normale che ce ne possano essere due con difficoltà di inserimento, sono conseguenze naturali. Questo non inficia sulle sue qualità, che con un modo diverso di giocare diventano fondamentali. Sono cose che succedono spesso con il cambio allenatore".
Sul mercato bianconero: “Personalmente, non ho chiesto nulla al club. La rosa della Juventus è forte, sono io a dovermi adattare, non il contrario. Douglas Costa? può fare la differenza per noi, stiamo puntando a farlo arrivare al top della condizione, perché può spostare gli equilibri”, ha concluso Sarri.
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