Tra Praia, la capitale di Capo Verde, e Torino ci sono 4382 km di distanza. Lì portano le origini di Marco Da Graca, attaccante classe 2002 convocato per la prima volta da Andrea Pirlo e portato con sé in panchina nella sfida di Champions contro la Dinamo Kiev.
Palermitano di nascita, ma il padre è originario di Capo Verde. Una passione per il calcio che nasce per strada da piccolo, fino all'approdo a 10 anni alla Polisportiva Calcio Sicilia, una scuola calcio che negli ultimi anni si è rivelata una fucina di talenti (da lì è passato anche Quagliata, difensore che ha da poco esordito in Eredivisie con l'Heracles).
Al Calcio Sicilia resta per poco tempo perché il Palermo, a 12 anni, lo porta nel suo settore giovanile. Nasce esterno d'attacco, ma la sua forza e il suo fisico lo portano ben presto a ricoprire il ruolo di punta centrale. La lunga trafila nel settore giovanile rosanero lo porta fino in nazionale, dove svolge sia degli stage in Under 15 che match ufficiali con l'Under 16.
Entra nel mirino della Juventus che, nel 2018, lo acquista. Un anno di prestito, poi il riscatto l'anno successivo. Per Da Graca un costante crescendo, con l'ottimo inizio in questa stagione con quattro gol in quattro partite disputate con la formazione Primavera e le tre presenze in Serie C con l'Under 23 di Lamberto Zauli. Adesso il premio della convocazione in prima squadra, con il sogno di calcare il terreno di gioco dell'Allianz Stadium.
Credit photo: Tony Bonuso
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