Dodici anni in bianconero, un traguardo incredibile. Il 15 ottobre 2005, Giorgio Chiellini giocava la sua prima partita con la maglia della Juventus. Ai microfoni di JTV, il difensore ha ripercorso i momenti più importanti: “Ero molto emozionato all’esordio. Ero arrivato da due mesi, ma come per tutti i giovani della Juve ci vuole un po’ di tempo prima di entrare in una squadra di campioni: basti pensare che sostituii Nedved, un Pallone d’Oro. Qui c’è un’altra realtà, all’inizio è difficile ma poi sono riuscito a conquistare il mio spazio”.
“Nel 2015 e nel 2017 siamo stati a un passo dalla storia. La delusione resta, ma siamo anche consapevoli di aver fatto qualcosa di incredibile. Sono riuscito a segnare in finale di Coppa Italia, dedicai il gol a mia figlia che sarebbe nata pochi mesi dopo. L’ho alzata da capitano, fu il primo trofeo di tre doblete consecutivi che ci ha fatto sognare” ha proseguito Chiellini. Ma il momento più emozionante resta uno: “Il primo scudetto del ciclo, quello di Trieste. Sensazioni paragonabili solo alle vittorie mancate di Berlino e Cardiff, perché quel campionato arrivò dopo anni di sofferenze e da imbattuti. E’stata una rinascita, fu una vera e propria esplosione di gioia”.
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