La serata della domenica di Serie A del 22 gennaio si è conclusa con un pirotecnico 3-3 tra Juventus e Atalanta, che non riescono a portare a casa bottino pieno, ma offrono gol, spettacolo e prestazione.
Al termine del match, ai microfoni di DAZN, è intervenuto l’allenatore bergamasco Gian Piero Gasperini, che ha avuto modo di offrire la sua disamina sul match appena giocato e anche su alcuni suoi protagonisti: “Prestazione straordinaria di Lookman. Nel primo tempo abbiamo preso due gol perdendo male due palloni abbastanza semplici, ma al di là degli episodi bisognava stare ancora più attenti con una squadra come la Juventus”.
15 gol segnati solo nelle ultime tre partite tra campionato e coppa contro Salernitana, Spezia e Juventus. L’Atalanta riscopre sempre più il bel gioco e la cattiveria sotto porta che l’ha contraddistinta negli ultimi anni “Ma i tridenti Zapata-Gomez-Ilicic e Hojlund-Boga-Lookman hanno caratteristiche diverse. Zapata ha una grande fisicità, cosa che Hojlund deve ancora mettere e metterà su perché è un giovane straordinario. Ha solo 19 anni, è destinato a crescere. El Papu e Gomez erano tecnicamente fortissimi, Boga e Lookman dalla loro invece hanno la velocità. Sono molto diversi, ma se segniamo tanti gol siamo contenti ugualmente (ride, ndr)”.
“Stasera abbiamo avuto una testimonianza chiara della crescita rispetto alla prima parte del campionato – ha proseguito Gasperini – principalmente dovuta alla personalità di giocatori che sono qui da tempo e alla freschezza di chi si è aggiunto. È un Atalanta diversa, che mi sta dando tanti soddisfazioni. Per far risultato su questi campi serve fare tanti gol e noi li facciamo”.
All’allenatore nerazzurro, poi, è stato chiesto un parere sul caso plusvalenze, che ha coinvolto direttamente la Juventus (avversaria di serata) con una penalizzazione di 15 punti in campionato: “Le mie plusvalenze sono quelle vere (ride, ndr), ma l’Atalanta è stata tirata in mezzo in modo sbagliato. È una situazione che si è creata nel calcio, io sono un uomo di campo. Sono felice quando un ragazzo viene all’Atalanta, cresce e poi va a giocare in una grande squadra. Per la società è una soddisfazione che le permette di rinforzarsi o rigenerarsi. Quel che è successo alla Juventus è una questione fuori dal campo. Io alla Juve sono stato tanti anni e ho ricordo dei grandi campioni. Mi hanno permesso di maturare. Tutto il resto non è di mia competenza”.
Per concludere, sulla lotta per andare in Champions League: “Tutti gli anni in cui siamo riusciti a qualificarci in Champions o in Europa, non sapevamo all’inizio quale fosse il nostro traguardo. Ce lo conquistiamo strada facendo, giocando le partite man mano contro squadre sempre più forti. La nostra classifica è molto buona, ma c’è ancora tanto da giocare. Questo è un campionato strano, se staremo ancora lì tra un po’ di domeniche non ci tireremo indietro. Non sono così felice quando si falsano le classifiche a campionato in corso, preferisco quando queste cose vengono fatte a inizio campionato”.
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