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Juventus, Allegri: “Squadra poco lucida e senza energie mentali. Chiellini? Non so se andrà in Nazionale”

Si ferma la corsa della Juventus, dopo 12 partite la Spal riesce a rallentare la squadra di Allegri. Finisce 0-0 la partita del Paolo Mazza, i bianconeri non riescono a staccare ulteriormente le inseguitrici in attesa del match di domani tra Napoli e Genoa. Sono dunque ora 75 i punti della capolista che deve anche valutare le condizioni di Giorgio Chiellini – costretto al cambio nella ripresa per un fastidio muscolare.

La prima gara dopo la sosta vedrà la Juve in casa contro il Milan, così dopo il novantesimo Massimiliano Allegri ha commentato la prestazione dei suoi e le aspettative per quello che riguarda il finale di stagione: “Nel calcio bisogna anche saper accettare queste serate dopo una striscia importante con un dispendio di energie non indifferenti. Davanti abbiamo perso due calciatori che potevano darci dei cambi validi. Non è una giustificazione ma un dato di fatto. La squadra ha avuto poche energie mentali, c’è da fare i complimenti alla Spal che è stata cattiva e non ci ha permesso di giocare. Noi poco lucidi nelle pochissime occasioni create. Siamo in testa alla classifica e questo è un buon segnale, potevamo pareggiare a Roma con la Lazio e vincere qui, invece…”.

“L’avversario ha fatto la gara che doveva fare – ha continuato Allegri – dopo i primi minuti di pressione sono calati ma non non siamo stati veloci nel pensiero. Anche per questo ho messo Bentancur ma ho visto anche troppa fredda. Chiellini? Ha un dolore al flessore, non so se andrà in Nazionale o meno ma per fortuna c’è la sosta che ci può permettere di rimetterci a posto. Non avevamo energie, ripeto, abbiamo giocato tantissime partite e questa era una gara a rischio. Di positivo c’è che non abbiamo preso gol e quando non prendi gol difficilmente pareggi tante volte”.

La Champions non toglie nulla ma regala serate meravigliose – ha concluso Allegri – abbiamo bisogno di riposare, a inizio aprile in 15 giorni sapremo se saremo ancora in Europa e poi punteremo tutto sul campionato. Essere dove siamo ora, in testa, è positivo. Mancano 9 partite, quella di stasera era una gara da vincere per avere più punti da gestire. Lo scontro diretto del 22 aprile non è di importanza centrale, vediamo cosa fa il Napoli domani. Nel calcio non si può mai sapere”.

Redazione

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