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Allegri: “Champions? Da anni siamo pronti per vincerla”

In
campionato ha battuto il record di punti dopo 12 giornate con una
Juventus quasi perfetta, Massimiliano Allegri ieri ha festeggiato
anche la vittoria della quarta Panchina d’Oro. “Un trofeo che
dedico alla società, ai giocatori, al mio staff – ha dichiarato a
La Gazzetta dello Sport l’allenatore bianconero – Io ho votato per
Simone Inzaghi”.

Sulla
stagione: “Volete dire che abbiamo già vinto? Errore. Certo, noi
vogliamo conquistare l’ottavo scudetto consecutivo. E’ il nostro
primo obiettivo. Ma ancora non abbiamo vinto nulla. Il Napoli di
Carlo è una rivale vera. E poi, anche se non vuole sentirselo dire,
c’è la squadra di Luciano. Abbassa il testone per non farsi vedere
ma l’Inter di Spalletti resta in corsa.

La
Champions vera inizia a marzo. Non ora. Intanto, però, dobbiamo
passare il turno. Per me eravamo pronti per vincere anche quando
abbiamo affrontato il Barcellona. Rispetto alle finali con Barca e
Real posso dire che tutto il mondo Juve è cresciuto. Ha preso
consapevolezza della propria forza in Europa. Viviamo la Champions
con meno ansia. E questo è importante ma quest’anno ci sono tante
squadre che possono vincere. C’è un livellamento in alto.

Abbiamo
appena perso contro il Manchester United. In maniera rocambolesca, è
vero. Ma abbiamo perso. E da quella gara dobbiamo imparare che non
dobbiamo perdere la nostra identità. Nel calcio non conta essere
divertenti. Bisogna essere efficaci. Per questo non dobbiamo smettere
di avere voglia di migliorarci. Di sicuro, non dobbiamo pensare di
poter gestire il campionato.

Higuain?
Io gli ho fatto calciare due rigori contro il Tottenham. I rigori non
li sbaglia solo chi non li tira. A fine gara ho incrociato Gonzalo ed
era già più sereno. CR7 ha alzato l’asticella della nostra
autostima in Europa. Lui è diverso dagli altri. Ed è un cecchino
incredibile, avete visto contro il Milan? Una palla giusta, un gol.
In più si è integrato a meraviglia con la squadra. Spero che vinca
il Pallone d’oro. Se lo merita.

Mi
emoziona pensare che ho lavorato con fenomeni come Ibra, Ronaldinho,
Seedorf, Nesta, Pirlo, Buffon. E sicuramente ne scordo altri. I
campioni sono speciali. CR7 è impressionante per quanto è
concentrato sul suo lavoro”.

Futuro
all’estero? Sarebbe una bella esperienza. Però, per il momento,
spero di restare a lungo alla Juve. Ho alle spalle una società forte
che programma con abilità presente e futuro. Se mi piacerebbe la
Nazionale? Certo. Ma non ora. Mancini sta svolgendo un ottimo
lavoro. Magari potrebbe essere l’ultimo atto della mia carriera. Il
problema è che tutto dovrebbe coincidere al momento giusto. C’è
tempo”.

L’intervista
integrale su La Gazzetta dello Sport.

Redazione

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