“C’è da fare i complimenti ai ragazzi perché non era semplice. Il Milan era in ottima condizione, dovevamo fare una partita giusta e seria. Ci siamo riusciti”. Soddisfatto, Massimiliano Allegri al termine di Juventus-Milan ha elogiato i suoi giocatori e analizzato così la gara, ai microfoni di Sky: “In alcuni momenti hai bisogno di certi giocatori, altre volte di altri ancora. Avevo immaginato una partita in cui andavamo subito in vantaggio e l’abbiamo fatto. Poi però non abbiamo difeso nel modo giusto, in ampiezza abbiamo dato poco. Dopo i cambi, c’era bisogno di tutta la tecnica di cui ero a disposizione ed era il momento giusto per prendersi dei rischi”.
“Cosa ho pensato dopo il gol di Bonucci? Che poteva essere una bellissima serata con il gol di Leo e con la vittoria della Juventus. A questi ragazzi c’è solo da applaudirli. Sono 7 anni che fanno cose straordinarie. Nella mia gestione su 232 partite, al momento ne giochiamo 224, se andiamo avanti contro il Real arriviamo a 226. Poi, certo, ci sono momenti di difficoltà. ma loro danno grandi soddisfazioni e centrano gli obiettivi. Il Milan? E’ una grande squadra, grande tecnica, stanno bene fisicamente, sono ordinati e creano problemi. Lo sapevamo, per questo abbiamo fatto una partita del genere”.
“La gara comunque è andata come doveva andare. Sapevo che quelli in panchina potevano dare una mano ai compagni. Calo del Milan negli ultimi minuti? O mettevo subito Douglas Costa, Cuadrado era difficile per il periodo di inattività, o li giocavo a gara in corso quando c’era più bisogno di ampiezza e brillantezza. Khedira da mediano sinistro si è un po’ liberato, bene Bentancur che si è liberato. Cercavo tecnica e l’ho messa. Bisognava avere più palleggio, i 3 di dietro mi garantivano preventive giuste perché con i terzini alti rischiavi il 2 contro 2 con loro che ti ripartivano. Cuadrado era un punto interrogativo, Douglas veniva dalla nazionale, Higuain è tornato dopo il bel 6-1, un filino mogio… (ride, n.d.r.). Chi giocherà martedì al posto di Pjanic? Machisio o Bentancur”.
“L’utilizzo delle sostituzioni? Da parte mia fanno parte di un piano iniziale, poi non sempre vanno bene. Ma non è da ora, è da sempre così. mi ricordo il primo scudetto del Milan con Cassano, Pato, Boateng che erano perfetti; poi non ne avevo più. Più che specialisti degli ultimi 20 minuti, si tratta di giocatori giusti con caratteristiche diverse rispetto agli altri”.
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