Stesso ruolo, stessa capigliatura e stessa nazionalità. Uno più box to box, l’altro più compassato. Simili, ma diversi. Solo 207 minuti giocati insieme con Les Bleus in 5 partite e sabato pomeriggio si affronteranno da avversari. Matteo Guendouzi da Poissy e Adrien Rabiot da Saint-Maurice saranno due dei protagonisti della sfida dello Stadium tra Juventus e Lazio che aprirà la quarta giornata di Serie A, con Deschamps spettatore interessato.
L’avventura italiana di Guendouzi è iniziata nel secondo tempo della gara contro il Napoli con un assist per il gol di Zaccagni e una rete, entrambe annullate dal VAR. Un impatto incoraggiante per l’ex Marsiglia e Arsenal, che è subentrato a Kamada e ha subito dimostrato di poter dire la sua nella manovra offensiva della squadra di Sarri. Non solo quindi un centrocampista di equilibrio, ma dinamismo per il classe 1999. “Sarri mi ha parlato molto, ne condivido la filosofia di gioco, mi ha mostrato dei video. C’è stato feeling da subito e so che potremo fare bene insieme. Anche per questo ho scelto di venire qui”, le parole di Guendouzi in conferenza stampa sul rapporto con l’allenatore toscano, che aveva già affrontato in Premier League contro il Chelsea. Parole al miele, meno invece per il connazionale e prossimo avversario Rabiot. “Non ho parlato con lui, ma sarà comunque un piacere incontrarlo. Speriamo più per noi, che per loro”.
Il centrocampista della Juventus arriverà alla sfida di sabato dopo gli impegni con la Francia, ma con un ruolo sempre più da leader della formazione di Allegri, l’allenatore con cui si è vista la sua miglior versione con la maglia bianconera. Questione di filosofie. E contro i biancocelesti avrà di fronte proprio Sarri, che lo accolse a Torino nel 2019. “Ho lavorato con lui soltanto una settimana ma si capisce da subito che è stato un grande calciatore e che i suoi principi di gioco finiranno per favorire centrocampisti come me. E’ un plus enorme averlo come tecnico. Pirlo è stato un calciatore importante per la Juve ed arriva con un staff giovane rispetto a quello di Sarri. Non solo: credo sia molto più vicino a quello che la Juve rappresenta e a quello che la Juve sta cercando”, le parole del classe 1995 al momento dell’avvento di Pirlo sulla panchina della Juve.
Nella scorsa stagione, Rabiot fu protagonista nelle 2 gare contro la Lazio con un assist nella vittoria per 3-0 all’andata e con il gol nella sconfitta per 2-1 al ritorno. E sabato vorrà provare a dare un altro dispiacere al suo ex allenatore, magari con un gol, stavolta decisivo, per salire a quota 2 dopo quello all’Udinese.
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