Kluivert, Bournemouth (credits: Emanuele Croci)
Dal documentario “Bournemouth, don’t call it Cinderella anymore”: la nostra intervista a Justin Kluivert.
“Direi che questa è la migliore stagione della mia carriera. Certo, la stagione migliore deve sempre arrivare, però per il momento quella attuale è la migliore“.
Ha le idee chiare, Justin Kluivert: è da poco diventato padre, e la sua vita, per sua stessa ammissione, è cambiata.
Ai nostri microfoni ha raccontato la sua esperienza a Bournemouth e il passato a Roma.
Ma anche il suo segreto sui rigori – è il quinto in Europa per numero di penalty segnati – e le differenze con suo padre Patrick.
Una stagione speciale non solo per Kluivert ma per tutto il Bournemouth: “La caratteristica più speciale che c’è qui è la qualità che abbiamo in squadra; ci sono anche molti ragazzi giovani, poi anche l’allenatore. È semplicemente una combinazione perfetta. Per questo Bournemouth è speciale. I segreti di Iraola? Beh non li possiamo dire… Ad ogni modo, è perfetto per i giocatori che ci sono in rosa. Non ci sono segreti: si tratta solo di lavorare duramente, mettendo grande intensità nella partita, questa è la chiave del successo“.
Un segreto invece c’è e riguarda i rigori. Kluivert ce lo svela con semplicità: “Semplicemente mi dico di rimanere calmo, questa è la cosa più importante: non pensarci troppo. Questo è ciò che provo a fare“.
L’attaccante olandese ha vestito dal 2018 al 2020 la maglia della Roma: “Ciò che mi è rimasto nel cuore di Roma è la città, i tifosi, l’atmosfera allo stadio è qualcosa di speciale, è unica: non me ne dimenticherò mai, sarò per sempre grato“. Nella capitale Kluivert ha avuto come allenatore Claudio Ranieri: “Una leggenda. Per me è semplicemente un’icona nel mondo del calcio. Ricordo quando ero infortunato, venne con me dal fisioterapista, mi accompagnò; è qualcosa che non fanno tutti gli allenatori. Ho dei bei ricordi, sicuramente“.
“Mia figlia è la cosa più bella“. Diventare padre ha cambiato per sempre la vita di Kluivert. In campo e nel quotidiano: “Mi trasmette molta pace; penso sia la cosa più bella che possa accadere“.
Di padre in figlio. Cosa ruberebbe Justin a suo padre Patrick: “Sicuramente una vittoria vittoria della Champions League… è qualcosa che anche io sicuramente vorrei raggiungere“.
Ma c’è un particolare in cui Kluivert Jr. si sente più forte di Patrick: “Sono certamente più bravo a battere i rigori. Lui era più bravo nel segnare i gol, ma io sono meglio nei dribbling…e nei rigori“.
A cura di Andrea Monforte e Giuseppe Vignola
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