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Juric alla vigilia di Genoa-Bologna: “Laxalt e Veloso in dubbio. Io in bilico? Sono sereno e concentrato”:

Assenze, ritorni e novanta minuti assolutamente da non sbagliare: eccola la vigilia della sfida col Bologna in casa Genoa, tra l’abbraccio dei tifosi saliti ieri al Signorini a incitare la squadra e la fumata nera per la cessione del club alla Sri Group. Momento che Ivan Juric, dalla sala stampa del centro Sportivo di Pegli, a poco più di ventiquattr’ore dal fischio d’inizio del match ha commentato così, partendo dalla condizione dei due giocatori in forse per domani.

“Come stanno Veloso e Laxalt? Non lo so, hanno fatto differenziato ieri, vediamo come stanno oggi. Se vale la pena rischiarli? Veloso ha avuto un affaticamento dopo le tre partite nelle quali ha fatto molto bene, Diego una distorsione al ginocchio che in caso di impiego può far rischiare meno, ma se stanno bene va bene”. Dalla condizione dei suoi giocatori alla trattativa saltata per la cessione del club. “Fine della ‘telenovela’? A noi quello che interessa è fare una grande prestazione domani, per il resto non possiamo fare niente, meglio concentrarsi sulle cose concrete. Non dobbiamo cercare scuse, anche il gol preso all’ultimo con l’Inter è colpa nostra, alla fine quello che vedo è una voglia matta da parte della squadra di uscire da questo momento con una vittoria. Vecchia guardia più pronta ad affrontare questo momento? A me la squadra sabato ha dato sensazione di compattezza, però Omeonga ha dato buone sensazioni, c’è per me un misto tra vecchi e nuovi che può fare bene”.

Sulla sfida al Bologna. “Gara della svolta in vista di un calendario duro? C’è sempre un calendario duro, però io voglio che l’inizio difficile non influisca in niente. Quello che ti cambia è il risultato, noi dobbiamo migliorare ancora di più sulla concentrazione e fare risultato. Domani più che mai dobbiamo cercare di vincere, ma si può riuscire solo con la concentrazione. Bologna da non considerare ultima spiaggia? Io non la definirei così, abbiamo fatto partite buone e meno buone, ci sono tanti giovani che crescono: l’importante è affrontarla bene con la voglia di vincere la gara, consapevoli che in casa bisogna vincere”. Sui tifosi saliti ieri al campo per caricare la squadra. “Io credo che quando le cose non vanno bene si debba restare tutti uniti, altrimenti le cose non possono migliorare. Come detto i miei hanno tanta voglia di tornare a far bene, i tifosi anche ieri ci sono stati vicini e mi auguro lo facciano anche durante la partita”.

“Come ho visto Galabinov? A volte i giocatori si dimenticano di dover fare il massimo, però ha fatto una settimana importante, l’ho visto arrivato all’inizio fare bene, è un’opzione seria. Ricci? Lo vedo bene in allenamento, comincio a vedere i suoi valori e la crescita sta procedendo bene”. Tornando al Bologna. “È una squadra che gioca il suo calcio, è una buona formazione però oggi sono molto concentrato sui miei e su quello che dobbiamo fare noi. Non so se giocheranno col 3-5-2 o col 4-3-3, ci stiamo preparando per entrambe le situazioni. Se mi sento in bilico? Rispetto allo scorso anno sono molto concentrato e sereno su quello che posso fare io, del resto non me ne importa niente. Sono molto sul pezzo sui giocatori e su quello che possono dare. Se ho parlato con Preziosi dopo ieri? Non rispondo a questa domanda” chiude la conferenza sorridendo l’allenatore rossoblù.

Marco Bovicelli

Nato a Genova il 26 novembre del 1979, mi laureo nell'Università della mia città in Scienze della Formazione. Inizio a raccontare di pallone nel 2012 nella trasmissione "Goal Sera", sull'emittente ligure Telenord (anche se leggende metropolitane mi vogliono, microfono in mano davanti alla tv, a fare telecronache già all'età di cinque anni). Ho collaborato in qualità di redattore con fantagazzetta.it e ilpubblicista.it (testata online e cartacea con la quale lavoro tuttora). Giornalista pubblicista dal 2014, metto parole ed emozioni su Gianlucadimarzio.com dal novembre del 2013, per il quale ho iniziato seguendo quotidianamente la Sampdoria oltre a Genoa, Savona ed Entella. Sempre in viaggio, nella mia borsa non possono mancare penna, tablet e un buon libro.

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