Interviste e Storie

Pungere per lasciare il segno: la nuova vita del “ragno” Álvarez a Madrid

Julian Alvarez, attaccante Atletico Madrid

Il calciatore argentino segna solo gol decisivi: da Manchester alla Spagna. Una scelta vincente per lui e per l’Atletico

Vincere tutto ma essere considerato “uno dei tanti”. Avere un enorme potenziale ma limitarlo a pochi (ma efficienti) minuti. Un paradosso per il titolare della nazionale argentina. Abbandonata la zona di confort a Manchester (sponda City), a Julian Álvarez è bastato spostarsi di 2066 chilometri direzione Madrid per trovare il proprio posto nel mondo del calcio, e per conoscere una nuova versione di sé stesso con la maglia dell’Atletico.

Da attore non protagonista a personaggio principale, mettendosi in discussione e al servizio di un club che ha visto passare discreti attaccanti negli ultimi anni. Arrivato come secondo acquisto più costoso nella storia dei Colchoneros (alle spalle di Joao Felix) e dopo un inizio altalenante, Álvarez è “cuore e coraggio”, come sottolinea nel suo ultimo post condiviso su Instagram.

Con la doppietta decisiva segnata in Champions League contro il Leverkusen, sono 16 gol in stagione, di cui 7 decisivi per i tre punti: “Speriamo di poterlo aiutare come squadra e che lui possa continuare ad avere l’umiltà che gli serve per continuare a correre, lavorare e lottare per tutto, perché non ho dubbi che con il passare degli anni occuperà un posto speciale in questo club”, a dirlo non è uno qualunque ma il “Cholo” Simeone. Lui che più di tutti ha voluto l’argentino classe 2000 là davanti.

Pungere per lasciare il segno: la nuova vita del “ragno” Álvarez.

Una scelta vincente

Una scommessa su sé stesso che, per ora, si sta rilevando vincente. Per lui e per l’Atletico. Ha solo 24 anni ma è già un veterano. Per esperienza e palmarès. Offuscato dall’ombra di un gigante come Haaland, l’argentino ha deciso di cambiare sfida, città e prospettiva.

Per ogni maglia indossata in carriera, fin qui, Álvarez ha sempre vinto qualcosa. Conquistata l’Inghilterra (e il mondo) è ora di rimettere l’Atletico sul punto più alto della Spagna. L’ultimo a riuscirci era stato Suarez, ora tocca a Julián.

Diego Simeone, allenatore Atletico Madrid

Sempre decisivo

La sua tela stende e stordisce: da quando è arrivato a Madrid, Alvarez ha segnato solo gol pesanti. Ma in patria, il “ragno” è sinonimo di calciatore “decisivo”: 17 gol e 7 assist in 20 presenze con la maglia del River Plate e due doppiette che sono entrate nella storia. La prima, nel Superclasico del 2021 contro il Boca Juniors, la seconda nella semifinale della Coppa del Mondo in Qatar contro la Croazia.

“Da grandi poteri, derivano grandi responsabilità”. Spiderman ispira e lo ispira, nella vita come nell’esultanza. Julian Alvarez ha vinto tutto, ora vuole conquistare qualcosa di più grande. Il cuore dei suoi nuovi tifosi e un posto nella storia dell’Atletico Madrid. Non da comparsa, ma da protagonista.

Lorenzo Bloise

Classe 2001, nato nel comasco, oggi pendolare a Milano. Amante dello sport in tutte le sue sfaccettature: giocatore di provincia di basket, con il calcio mi sono limitato alla PlayStation. Cresciuto tra un doppio passo di Cristiano Ronaldo e un fadeaway di Dirk Nowitzki. Davanti alla televisione, allo stadio o al palazzetto con la stessa curiosità di un bambino. Highlights, repliche, interviste e dirette notturne: ogni scusa è buona per non perdermi nulla. La letteratura mi ha aiutato a riscoprire la bellezza e l'efficacia delle parole: le stesse che mi permettono di raccontare ciò che gli altri si limitano a guardare. Storie, anedotti e culture che si intrecciano tra di loro: per me lo sport è questo e tanto altro.

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