Julian Alvarez (IMAGO)
L’Atletico Madrid si rilancia in Liga: la squadra di Simeone vince il derby contro il Real con un super Julian Alvarez e vola al quarto posto
Il Real Madrid cade nella ragnatela dell’Araña. La squadra di Simeone vince un derby spettacolare grazie a una doppietta del suo numero 19, che nel secondo tempo si prende tutto il Metropolitano sulle spalle, prima trasformando dal dischetto e poi segnando un incredibile calcio di punizione.
È la seconda vittoria consecutiva per i Colchoneros, dopo quella in settimana contro il Rayo Vallecano. Quattro giorni che possono cambiare una stagione intera, considerando che l’unica vittoria in campionato fino al turno infrasettimanale era quella contro il Villarreal.
A mettere la ciliegina sulla torta dell’Atletico ci ha pensato Antoine Griezmann. Il francese si presenta da solo davanti a Courtois e chiude il discorso, facendo partire definitivamente la festa al Metropolitano.
Alla vigilia Simeone lo aveva detto: “Julian Alvarez è il giocatore più forte che abbiamo“. Oltre alla qualità, mai messa in discussione, nel derby l’argentino ha confermato la sua personalità. L’ex River Plate e Manchester City, dopo aver sbagliato il rigore contro il Mallorca, non solo si è presentato di nuovo dagli 11 metri, ma lo ha calciato nello stesso angolo. I campioni sono così, verrebbe da dire.
Un risultato clamoroso, al termine di una partita semplicemente incredibile. Dopo 75 anni, l’Atletico Madrid torna a segnare 5 gol in una partita interna contro il Real.
L’ultima volta era il 12 febbraio 1950, quando l’allenatore dei Colchoneros era un certo Helenio Herrera. L’Atletico Madrid torna a sognare dopo un avvio di stagione con qualche passo falso di troppo, a illuminare la via ci pensa Julian.
Il Real è costretto invece a leccarsi le ferite. Dopo l’illusorio vantaggio firmato da Arda Guler, il derby ha preso la strada Colchonera sin dal primo tempo. Nella ripresa la squadra di Xabi Alonso subisce la classe di Julian Alvarez, che infiamma l’ambiente e fa impazzire Simeone.
Non basta, almeno questa volta, il solito Mbappè. Nono gol in 7 partite per il francese, di cui 7 in campionato e 2 all’esordio in Champions League contro il Marsiglia. Il Real cade nella ragnatela dell’Araña, al Metropolitano parte la festa.
C’è chi sapeva già che Julian Alvarez sarebbe diventato un predestinato. Quel qualcuno è Gabriel Rodriguez, coordinatore dell’academy del River Plate, che ha rivelato in esclusiva ai microfoni di gianlucadimarzio.com un pensiero sull’attaccante dei colchoneros.
“Julián Álvarez arrivò al River Plate tardi, a 16 anni, nella pensione (foresteria) del club, con la timidezza di un ragazzo di paese che arriva in una città così grande, con tanta voglia di imparare e crescere, come poche volte ho visto. Intelligente, con dedizione costante, un esempio da seguire” ha commentato.
Alvarez non è il primo ex giocatore dei Millionarios a segnare nel derby di Madrid. Nella cantera del River, detta Semillero de Campeones per la grande quantità di talenti, sono cresciuti anche altri 3 marcatori: Gonzalo Higuain, Santiago Solari e Alfredo Di Stefano. Chissà se il prossimo non sarà Franco Mastantuono, sponda Real Madrid.
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