Questo sito contribuisce all'audience di

Milan, João Félix: “Quarto posto difficile da raggiungere. Dobbiamo vincere la Coppa Italia”

joao-felix-milan-imago-interna-gpo
Joao Felix, giocatore Milan

Dal suo arrivo al Milan fino al futuro: le parole di João Félix

Sedici presenze, condite da un gol e un assist. Questo è il bilancio di João Félix dopo i primi cinque mesi al Milan. “Il mio arrivo? Prima che arrivasse la proposta, guardavo le partite del Milan e pensavo che mi sarebbe piaciuto giocare con quella maglia. Quando poi c’è stata l’offerta, è diventato tutto facilissimo: ho detto al mio agente (Jorge Mendes, ndr) di fare il possibile perché l’affare si concludesse ed è andata bene”. 

Il portoghese aggiunge. “Insieme al Barcellona, al Real Madrid e a pochi altri, il Milan è nell’élite delle società più importanti al mondo. Per me è differente indossare questa maglia rispetto a indossarne altre. E quando ti cerca il Milan, è difficile dire di no”.

L’idolo Kaka e non solo. “Lo sanno tutti che Kakà era il mio modello. Sapeste quanti suoi filmati ho guardato per imparare i suoi segreti… Se potessi “rubargli” una dote, vorrei l’eleganza. In passato l’ho conosciuto di persona ed è stata una grande emozione, ma da quando sono a Milano non l’ho mai incontrato. Magari un giorno verrà a una nostra partita e lo vedrò di nuovo”.

L’esordio in rossonero non verrà mai dimenticato: gol con uno ‘scavetto’ nel 3-1 contro la Roma in Coppa Italia. “Ero molto felice di aver debuttato con una rete a San Siro, di fronte ai nostri tifosi. È stato un momento molto bello”. Da lì, però, non sono arrivati altri gol. “lo faccio sempre quello che serve per la squadra. Sono qui per dare il meglio di me, che giochi in difesa, a centrocampo o in attacco. Mi alleno al massimo e cerco di farmi trovare pronto quando il mister ha bisogno”.

Milan, le parole di João Félix

Il Milan reduce da due vittorie: quella contro l’Inter nella semifinale di Coppa Italia. E l’altra, in campionato, contro il Venezia. “L’importante è che veniamo da due vittorie di fila, una delle quali nel derby. La squadra sta bene e vogliamo continuare così fino alla fine per coronare il sogno che abbiamo tutti ovvero vincere la Coppa Italia. Abbiamo fiducia e buone sensazioni. Sérgio Conceição? Il rapporto è buono. Lo conoscevo prima di venire qua, sia come tecnico sia come persona (Joao è amico del figlio di Sergio, Rodrigo ndr). La nostra è una relazione normale, come quella tra un allenatore e un calciatore”.

Ma la classifica non sorride. “Purtroppo il quarto posto è lontano e probabilmente non ce la faremo a centrarlo, ma noi dobbiamo comunque fare il massimo nelle ultime quattro giornate di campionato e soprattutto vincere la Coppa Italia. Abbiamo tutti il desiderio di finire alla grande questa stagione. Questo è un traguardo da raggiungere perché il Milan deve giocare in Europa. Questo lo sappiamo tutti bene e giorno dopo giorno ci prepariamo alla finale. Senza però dimenticare che prima ci sono altri due incontri e che vogliamo far bene già lunedì a Genova”. E quindi, spazio al Bologna. “Lo abbiamo sfidato a marzo in campionato e abbiamo perso in casa loro per 2-1. Giocano un bel calcio e se lasci loro spazio, possono farti male. Dovremo prepararci bene e arrivare al 14 maggio concentrati al massimo”.

Sviene in campo dopo uno scontro di gioco: spavento per il fratello di Joao Felix
Joao Felix, Milan (Imago)

João Félix e il rapporto con i compagni di squadra

João Félix in questi mesi ha costruito anche dei rapporti. A partire dal suo coetaneo, Rafael Leao. “Rafa è un giocatore incredibile, oltre che un bravissimo ragazzo, un compagno che mi aiuta molto. Per me è importante avere in squadra uno come lui perché in campo e fuori è sempre positivo. E quando punta gli avversari con la palla al piede è uno spettacolo. Lo conoscevo dalle giovanili in Portogallo, quando a volte ci siamo sfidati, e poi dalle convocazioni in nazionale: continua a crescere e migliorare”.

Senza dimenticare Theo Hernandez. “L’ho conosciuto al Milan ma lo avevo visto in tv. Che sinistro che ha… E una persona fantastica e mi trovo bene con lui anche fuori dal campo. In generale comunque sono contento del gruppo che ho trovato al Milan: nello spogliatoio sono stato accolto bene e tutti mi hanno aiutato fin dal primo giorno”.