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Joan Poch, le sfide contro Ansu Fati e i camp con i bambini: “Voglio vincere la Kings League”

All’inizio del secondo split della Kings League si presenta come uno dei top player assoluti. Joan Poch è stato anche tra i tanti a cambiare squadre durante il mercato che ha rivoluzionato quasi tutte le squadre. Voglio vincere la Kings League”. L’obiettivo è chiaro. D’altronde ha già dimostrato di poter essere a questi livelli.

Le sfide contro il Barcellona e Ansu Fati

Fino a qualche stagione fa giocava nella División de Honor Juvenil de Fútbol, il maggior campionato giovanile spagnolo. Giocavo con il Damm e affrontavamo sempre grandi squadre”, tra cui il Barcellona. È stata una bellissima esperienza, eravamo arrivati quarti proprio dietro ai blaugrana.

 

 

Tanti i talenti affrontati, ma uno è rimasto in mente. Ho giocato anche contro Ansu Fati, però non in quel campionato perché già stava giocando per la prima e la seconda squadra. Spesso abbiamo giocato contro nell’infantil e nel cadete (categorie giovanili spagnole, ndr), già si vedeva che era un grande giocatore“.

Poch: “Piqué era l’unico che poteva costruire così la Kings League”

Poi l’arrivo nella Kings League. “Ci sono i migliori streamer di tutto il mondo, sanno come fare contenuti di altissimo livello. Piqué è riuscito a montare tutto questo nel migliore dei modi, era l’unico che poteva farlo così. Poi ovviamente ha aiutato anche il fatto che noi in campo abbiamo messo tanta qualità, se il livello tecnico fosse stato basso non avrebbe mai avuto questo successo”.

 

Credit: Kings League

 

Alto livello con grandi calciatori. “Tanti li conoscevo già come Edgar Alvaro, che secondo me è il migliore. Fran Hernandez anche un grandissimo giocatore. Non era tanto conosciuto però ha dimostrato grandissima tecnica. Sarà ancora più alto il livello nella seconda”.

Il rimpianto con XBuyer

Il passaggio ai Saiyans non ha fatto dimenticare a Poch il periodo all’XBuyer Team. “Nel primero split abbiamo fatto un grande lavoro di squadra, abbiamo creato un gruppo importante. Poi a livello individuale anche è stato bellissimo, mi sono sentito subito a mio agio”. L’eliminazione alle final four fa ancora male. “Quello che ci è mancato è arrivato tutto il giorno del quarto di finale. Eravamo troppo nervosi e questo ci ha fatto perdere l’intensità“.

 

 

Nel frattempo, durante la pausa della Kings League (che sta per terminare) lavora in un’accademia tecnica di calcio facendo dei camp per i bambini. Ripartire dal basso per tornare in alto, Joan Poch ha recepito il messaggio.

Filippo Rocchi

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