Il coming out di Jankto ha scosso il mondo del calcio a livello sociale. L’ex Udinese è stato tra i giocatori più importanti a dichiararsi gay e ha avuto risonanza in tutto il mondo. Jankto poi è stato intervistato dal programme Le Iene di Italia Uno: “Il mondo del calcio sicuramente un po’ è omofobo perché se sono io il primo calciatore è così. Proteggerò sia mia moglie che mio figlio. Lui ora ha 3 anni e mezzo e spero che quando ne avrà 7/8 ci sarà più libertà”.
Queste le anticipazioni del servizio: “La decisione è stata abbastanza importante e sono felicissimo. Per alcuni è una rivoluzione, per me è una cosa assolutamente normale. La reazione della gente? Mi hanno applaudito nella prima partita dopo il coming out quindi le sensazioni sono buone“.
I problemi secondo il centrocampista saranno nelle partite fuori casa. “Ti vengono a dire certe parolacce, gli ultras sono così. Tanta gente ha paura di dichiararsi ed è questa gente che andiamo anche ad aiutare. Speriamo non sia un boomerang, non voglio neanche pensare sia così. Ci ho messo la faccia e lo farò sempre“.
Jankto è poi intervenuto anche sulle parole di Sarri che ha detto che “il calcio è diventato uno sport per fr***”. “Queste parolacce mi sembrano un po’ eccessive, come ha detto Claudio Ranieri, siamo tutti una famiglia. Mi auguro solo che tutto questo diventi una cosa normale, un messaggio positivo”.
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