Ne ha fatta di strada questo giovane ragazzo. Da quando giocava nei pulcini della squadra della sua città al paragone “Come Cassano” del presidente Zamparini. Ora sogna in grande e lo fa, ancora, con i colori della maglia della squadra che ama e in assoluto sente più sua. Questa è la storia, recente, di Simone Lo Faso attaccante classe 1998, della Primavera della Palermo.
Tanti attestati di stima, da Marcello Lippi che lo elogia in diretta tv a Gianni Di Marzio, consulente ed amico di Zamparini, che convince il presidente a fargli firmare un nuovo contratto.
E da quel momento una vera e propria “escalation”: “Posso essere soddisfatto del mio percorso – racconta Lo Faso a GianlucaDiMarzio.com – aver esordito in Serie A è certamente un motivo d’orgoglio. Ma è un punto di partenza, non di arrivo. E non dimentico la Primavera, darò il meglio di me stesso quando ci sarà bisogno di me”.
Come ti trovi con il Mister Bosi e con i tuoi compagni? Qual è il vostro punto di forza ed il vostro obiettivo stagionale?
“Di mister Bosi posso soltanto parlare bene. Ha capito subito che tipo di ragazzo sono, sin dal primo giorno di ritiro. C’è rispetto reciproco, oltre al fatto che è molto preparato. Speriamo di raggiungere le Final Eight… dipende tutto da noi”.
Nella tua famiglia ci sono altre persone che giocano, o hanno giocato, a calcio a livello professionistico? Se si ci puoi dire, molto brevemente, la loro influenza ed i loro consiglio su quella che è stata fino ad ora la tua carriera?
“Mio fratello giocava, ma mi ripete sempre di non commettere i suoi errori… forse era troppo forte quanto testardo”.
Dove e come è iniziata la tua carriera? E poi raccontaci come è proseguita fino all’esperienza al Palermo…
“Ho iniziato a giocare alla Vis Palermo, una scuola calcio nel palermitano. Poi ho avuto la fortuna e l’opportunità di fare un provino col Palermo… e adesso eccomi qui”.
Come sono state le tue esperienze in prima squadra? Qual è il giocatore che ti piace di più e a cui ti ispiri?
Diamanti. E’ un leader vero, in campo e fuori”.
Hai avuto presenze con le nazionali giovanili, ci puoi raccontare la tua esperienza, le maggiori soddisfazioni?
“Ho iniziato dall’U-17 fino ad arrivare all’U-19. La più grande soddisfazione l’ho avuta all’Europeo U17, quando con un gol e un assist ho portato la squadra agli ottavi”.
Come ogni calciatore avrai sicuramente una squadra del cuore e soprattutto un idolo a cui ti ispiri…
Palermo, sono nato e cresciuto in questa città. Stimo anche la Juventus, ha uno stile importante. Come calciatori seguo Neymar e Cristiano Ronaldo”.
Quali sono i tuoi obiettivi stagionali e a lungo periodo?
“Il mio obiettivo è sicuramente continuare ad allenarmi e migliorarmi…magari fare qualche altra presenza in A”.
Qual è finora il tuo ricordo più bello della tua giovane carriera?
Final Eight dell’anno scorso. Due gol all’Inter, non sarei mai voluto uscire dal campo. La rete più bella invece contro la Ternana. “
Ed ora…
“Promettevo ai miei genitori che avrei giocato in Serie A. Quel momento è arrivato, adesso devo restarci col Palermo e mantenere questa categoria. E’ questo il mio obiettivo”.
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