La Fiorentina esce sconfitta al Franchi dal posticipo della ventiduesima giornata di Serie A contro l’Inter. Decisivo Lautaro Martinez nel primo tempo, mentre nella ripresa Nico Gonzalez sbaglia un calcio di rigore.
L’allenatore viola, Vincenzo Italiano, ha commentato così l’esito del match e la prestazione dei suoi calciatori: “Oltre che arrabbiato, esco un po’ deluso per il fatto che in partite come questa non troviamo la giocata per raddrizzarla o per non perderla. Abbiamo avuto anche il rigore, opportunità grandiosa che non si può sbagliare. La maledizione sui dischetti inizia a non piacermi, così non va bene. Ma giocando così sono convinto che ci toglieremo belle soddisfazioni“.
Italiano commenta anche la scelta del rigorista: “Al di là delle gerarchie, chi arriva sul dischetto deve essere convinto, deve assumersi la responsabilità. Lì è una situazione che diventa particolare, abbiamo superato turni di Coppa con rigori calciati dai difensori. Tre rigori ci hanno fatto perdere tre partite“.
L’allenatore parla poi della soluzione tattica con le due punte: “Mi è piaciuto quello che abbiamo fatto con e senza palla, limitando una squadra che ha fiducia. Bene Nzola, bene Beltran e anche Bonaventura da esterno. Abbiamo creato tante situazioni mettendo in grandissima difficoltà l’Inter, abbiamo da riprenderci punti in giro perché ne stiamo perdendo diversi“.
Sulla tattica: “Bravi i ragazzi a risalire, qualcosina dovevamo rischiare. Abbiamo lavorato bene sotto ogni punto di vista, tranne forse nell’azione dell’angolo che porta al gol. Lì l’Inter ha lavorato con esperienza, creando un blocco. I blocchi non vanno fatti nel calcio, secondo me si poteva anche fischiare“.
Italiano poi chiude con un parallelo tra le sfide con Juve e Inter: “Sono due squadre superiori a noi sotto ogni punto di vista. Arriveremo a batterli, ma ci rimangono le due grandi prestazioni. Stiamo facendo il massimo contro chiunque, siamo penalizzati dagli errori dal dischetto“.
In conferenza stampa, poi, Italiano ha risposto a una domanda sul calciomercato: “Se mi aspetto qualcosa? A posto così, non mi aspetto niente. Non rispondo sul mercato”.
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