Sandro Tonali, Italia (Imago)
Le parole del centrocampista dell’Italia, Sandro Tonali, in vista della gara contro la Norvegia, fondamentale per la qualificazione ai prossimi Mondiali
Gli Azzurri guidati da Luciano Spalletti si preparano a scendere in campo nella partita di qualificazione al Mondiale contro la Norvegia.
Il fischio d’inizio del match contro la squadra di Haaland è compagni è fissato per le ore 20:45 di venerdì 6 giugno.
Tre giorni dopo, ci sarà la seconda gara contro la nazionale moldava.
Il centrocampista della nazionale italiana Sandro Tonali ha presentato così la partita nella consueta conferenza stampa prepartita.
Il calciatore ha esordito così: “La Norvegia ha dei buoni giocatori ma noi siamo pronti, ci siamo allenati bene questa settimana e siamo pronti per questa partita. Haaland e Odegaard sono due tra i migliori giocatori della Premier League, creeranno delle difficoltà ma siamo pronti per sfidarli. E’ vero, noi abbiamo subito tanti infortuni ultimamente ma siamo l’Italia, abbiamo buoni giocatori. Siamo l’Italia, per noi giocare contro la Francia, la Germania o la Norvegia non fa differenza perché noi siamo l’Italia”.
Dopo aver saltato gli ultimi due Mondiali, l’Italia non vuole più mancare all’appuntamento: “Sicuramente è stato uno shock per tutti il fatto che l’Italia non abbia preso parte agli ultimi due Mondiali, lo è per i giocatori e anche per i tifosi. Nello spogliatoio non c’è negatività. Gli infortuni esistono purtroppo e questo è il calcio, abbiamo tanti giocatori forti per affrontare la gara di domani. Non ci nasconderemo dietro questo alibi, non cerchiamo nessuna scappatoia”.
Tonali ha poi proseguito: “Quando giochi a calcio vuoi giocare determinate competizioni, magari tra 10-15 anni sarà lì la differenza. Sappiamo che non possiamo sbagliare, domani dobbiamo giocare il nostro miglior calcio e spensierati. Sappiamo che domani la palla sarà molto pesante per tutti gli italiani, ma noi dobbiamo giocare leggeri. E’ quello che ci serve adesso”.
Il centrocampista ha poi concluso: “Tutti abbiamo la stessa responsabilità. Non abbiamo nessuno che ha giocato 500 partite che può autoproclamarsi leader. Siamo un gruppo sano che si vuole bene, un gruppo giovane. Ogni giorno abbiamo da imparare qualcosa da questa situazione e sappiamo di dover dimostrare che siamo forti, che possiamo giocare questa competizione”.
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