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Italia, Pellè: “Rigori? Non ne ho più tirati, c’è chi è più bravo di me… “

Due mesi dopo c’è di nuovo lui, Graziano Pellè. L’attaccante leccese ha scacciato subito critiche e cattivi pensieri legati a quel maledetto rigore di Euro 2016, nella “lotteria” con la Germania.  Pellé si è ripresentato in azzurro nel migliore dei modi, con un gol e gli applausi di tutto il San Nicola. La scelta di trasferirsi in Cina sembrava aver posto fine alla sua storia con la Nazionale, ma non è stato così:

“La prima cosa che mio padre mi ha detto è stata: ‘Devi rispettare la squadra che ti ha cambiato la vita’ ” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport – “Ma una scelta e una proposta economica così non mi impediscono di farmi convocare ancora e poi di venir qui e far capire che ho sempre voglia di questa maglia. Europeo? Succede di sbagliare e noi siamo personaggi pubblici: ognuno può dire ciò che vuole. Mi hanno fatto ridere solo le critiche per aver mancato di rispetto a Neuer, spero che la maggior parte degli italiani abbia la mia stessa voglia di rispettare gli altri: l’Italia sarebbe migliore”.

Pellè spiega la particolare “tecnica” adottata per spiazzare il portierone tedesco: “Volevo calciare forte e a sinistra, il lato dove ho sbagliato. Ho fatto quel gesto per non far buttare Neuer prima, quando sono andato a calciare ho visto che si era già tuffato e ho forzato il tiro”. Cina? Il livello non è ancora top, ma quanti campioni: “Massimo tre stranieri per squadre, e che si chiamino Hulk, Lavezzi o Jackson Martinez, ottimi giocatori: la vera differenza la fanno i cinesi forti. La qualità è più bassa, ma non è vero che è più facile segnare: in Italia ti arrivano palloni migliori, hai più occasioni di fare gol”.

La strada verso Russia 2018 sarà piena di insidie: “Il girone è quello: non possiamo scappare e siamo comunque l’Italia. I club italiani fanno una preparazione più dura e a inizio stagione si soffre, ma non ci sono scusanti che possono impedirci di fare una buona partita in Israele. Dobbiamo andare là e fare risultato. Rigori? Non ne ho più tirati neanche in Cina: no, no, c’è chi è più bravo di me…”.

Redazione

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