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Italia, l’emozione di Verdi, Petagna e Spinazzola: “Il saluto di Buffon da pelle d’oca, per arrivare qui servono sacrifici”

Tre new entry tutte presenti per la prima conferenza stampa dal ritiro della Nazionale, conquistato con un gran lavoro sul campo ed una stagione decisamente positiva sinora. Andrea Petagna, Leonardo Spinazzola e Simone Verdi sono tre dei tanti volti giovani presenti nel gruppo di convocati stabilito da Giampiero Ventura per le sfide contro Albania (valida per la qualificazione a Russia 2018) e Olanda: i tre calciatori, dalla sala stampa di Coverciano, hanno parlato così delle emozioni vissute per i primi giorni in azzurro in Nazionale maggiore, e non solo. Ad inaugurare la conferenza Verdi: “Ho saputo della convocazione sabato pomeriggio, ma c’era Bernardeschi: è stata una cosa inaspettata perchè dopo l’infortunio non ho fatto grandi prestazioni. E’ un’emozione grande, fino all’altro giorno potevi vedere questi giocatori solo dalla televisione, l’altra mattina quando è arrivato Buffon a salutarci ci è venuta la pelle d’oca. Allenatori? Tutti mi hanno insegnato qualcosa, normale ringrazi mister Donadoni perché sto lavorando con lui, ma lo faccio anche con chi ho avuto in precedenza. L’anno passato a Carpi e all’Eibar ho giocato poco, ma ho avuto difficoltà che mi sono servite: con Ventura ho lavorato un anno e mezzo a Torino, i concetti di gioco sono gli stessi. In passato al Toro ho avuto poco spazio per colpa mi: mi cercò lui per portarmi a Torino, ha sempre creduto in me, avevo bisogno di tempo per mettere su peso per giocare a certi livelli. Ma le esperienze tra Juve Stabia, Empoli, Carpi sono servite molto per crescere, anche a livello di testa. Bologna? A luglio di quest’anno ho firmato un quadriennale, il mio presente è questo, così come il mio futuro: ho voglia di onorare questo contratto“.

Poi, spazio a Petagna: “Stavo partendo con l’Under21: ero in aeroporto ed un po’ nervoso dopo la partita, perché non avevo segnato con il Pescara. È stata un’emozione molto forte, anche perchè sono al primo anno in Serie A, per questo ringrazio Ventura. Essere qui è un sogno, cercherò di farlo durare il più possibile: Europeo Under 21? Siamo una squadra forte, il mister ci tiene, la federazione anche. La squadra può ambire ad arrivare in alto. La concorrenza non si vince: sono alla prima convocazione e ci sono due mostri davanti. Belotti è un attaccante pazzesco, avanti a tutti, anche ad Higuain, Dzeko e Icardi: ha già fatto un sacco di gol, ha cattiveria, anche io devo essere così e attaccare bene l’area. Lavoro sempre molto per la squadra, devo migliorare ancora tanto e ringraziare Gasperini perché mi ha dato l’opportunità. Mi sono meritato il posto, mi piace giocare per la squadra, non c’è solo il gol: con il lavoro arriverà anche quello. Il sacrificio paga, so quanti ne abbia fatti anche mio padre, mi ha detto solo di godermela: le esperienze passate sono state una palestra. Dopo il 7-1 contro l’Inter non ho dormito, ma una giornata-no credo ci possa stare: siamo ripartiti subito bene, abbiamo tifosi fantastici e speriamo di regalare loro un sogno”.

Infine, Spinazzola: “Il sabato dopo pranzo il team manager mi ha parlato della convocazione, e il primo messaggio l’ho mandato alla mia famiglia e ai miei compagni di squadra: son qui grazie a loro. Da quando gioco esterno continuo a cambiare fascia, per me è indifferente: mi trovo forse meglio a sinistra, ma a destra è solo questione di abitudine. Tutti dobbiamo fare sacrifici per arrivare in alto: ho avuto la fortuna di allenarmi con grandi giocatori con la Primavera della Juve, come Buffon, ed ogni volta mi emoziono. Futuro in bianconero? Per me sarebbe un sogno e un’ambizione arrivare lì, il Milan e la Juve sono al top del mondo. La Nazionale mi può aiutare molto. Sono al primo anno di A, devo migliorare in tante cose, sia sotto l’aspetto difensivo che offensivo”.

Redazione

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