Dopo 56 anni l’Italia è tornata sul tetto d’Europa. Una vittoria arrivata ai rigori anche grazie alle parate di Gigio Donnarumma, eletto miglior giocatore del torneo: “Siamo stati straordinari, non abbiamo mollato un centimetro – racconta il portiere alla Rai – Quel centimetro che mancava l’abbiamo fatto, siamo una squadra fantastica e ce lo meritiamo“.
“Siamo quelli che non molliamo, l’importante era stare sul pezzo – aggiunge – Siamo stati grandiosi e ci meritiamo tutto questo. Cerco sempre di farmi trovare pronto e dare il 100%. Gigi Buffon è il numero uno, poi vedrò dove arriverò io“.
Tanta gioia anche nelle parole di Giorgio Chiellini alla Rai: “Abbiamo vinto meritatamente, sentivamo che ci fosse qualcosa di magico nell’aria – spiega – Ce lo meritiamo noi e tutta l’Italia. Grazie a chi ha fatto parte di questo grande viaggio in questi tre anni. La dedica va anche a loro, siamo speciali e dobbiamo godercela. La chiave è sempre stata quella di giocare a calcio e divertirci. Volevamo comandare noi la partita, nonostante il gol incassato abbiamo poi subito un solo tiro in porta. Siamo passati da Gigi a Gigio“.
Al settimo cielo anche Leonardo Bonucci: “Al momento non c’è notte più bella nella mia carriera. È incredibile quello che abbiamo fatto due vecchietti così (lui e Chiellini, ndr). L’avevo sognato tanti anni prima, veramente incredibile. Siamo stati grandissimi, ora siamo leggende“.
A seguire, anche Florenzi è comparso di fronte alle telecamere di Sky Sport: “Non è stato un percorso facile, sopratutto per me. Siamo tanto felici, orgogliosi di avere questo scudetto sul petto, sopratutto per gli italiani. Sarà emozionante domani festeggiare a Roma”, ha esordito.
Poi l’Inghilterra e la sicurezza di vincere ostentata dai nostri avversari: “Come si dice a Roma, qui hanno fatto i conti senza l’oste. C’era una consonante sbagliata: non era ‘It’s coming home’, era ‘It’s coming Rome’.
E, infine, una lunga parentesi sul gruppo: “Di Lorenzo ha dimostrato di essere un grandissimo terzino, ma non c’era nessun dubbio. Oggi se devo pensare a due persone chiave in questo gruppo, dico innanzitutto Sirigu perché ha mandato un messaggio prima di ogni partita. Oggi ci ha fatto emozionare perché ci ha dato un foglietto scritto a mano con un pensiero personale, diverso per ognuno di noi”.
“L’altro elemento non fa parte della squadra. Abbiamo un esempio che ci dimostra ogni giorno come vivere e comportarsi in qualsiasi ambiente e situazione: è Gianluca Vialli. Lui per noi è un esempio vivente. Mi odierà per questo, ma se lo merita”.
“Non è stato facile perché tutti vogliono giocare queste partite. Anche per cinque minuti, non è un problema. Io per la Nazionale posso anche morirci in campo. Questa sera abbiamo vissuto una notte magica”, ha concluso.
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