Due nomi sono in pole per sostituire Roberto Mancini sulla panchina della Nazionale italiana: Antonio Conte e Luciano Spalletti. Due filosofie di gioco differenti, due atteggiamenti simili: con l’obiettivo di un calcio funzionale. Quali sono le differenze tra i due allenatori?
La prima riguarda il modulo. Conte è diventato un perfezionista del 3-5-2 con mezzali ed esterni fondamentali sia in fase difensiva ma soprattutto in fase offensiva. Spalletti, invece, predilige la difesa a quattro con il 4-3-3 come sistema di partenza che (a seconda delle situazioni) si trasforma in un 4-2-3-1.
Nell’idea Conte i tre difensori hanno il compito di impostare assieme al mediano ma sono gli esterni a fare la differenza. È importante che non siano troppo difensivi ma abbiano qualità nel saltare l’uomo. L’ideale è che siano giocatori nati come ali d’attacco (Pepe alla Juventus, Moses al Chelsea, Perisic all’Inter e al Tottenham).
La costruzione dal basso è fondamentale per Spalletti. Il mediano in aiuto ai due centrali difensivi e i terzini che si alzano sulla linea del regista di centrocampo per offrire più soluzioni. All’ex allenatore del Napoli piace poi creare due triangoli (terzino-mezzala-ala) in modo da creare superiorità. Il segreto? L’intercambiabilità dei giocatori: tutti infatti sanno andare sul fondo e mettere un traversone pericoloso o puntare l’avversario, ma anche tagliare verso il centro del campo palla al piede e servire il compagno libero.
Le ultime di mercato in casa Modena: dalla possibilità Verdi alle scelte della società per…
L’imprenditore rumeno è il nuovo azionista di maggioranza dei rossoblù Oggi, mercoledì 18 dicembre 2024,…
Le possibili scelte di Simone Inzaghi per la sfida di Coppa Italia Dopo la larga…
Le parole dell'allenatore al termine della gara di Coppa Italia vinta contro la Sampdoria La…
In casa Juventus si ferma Timothy Weah: le condizioni del calciatore bianconero Continuano i problemi…
Il portiere del PSG esce dopo 22' a causa di uno scontro di gioco con…