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Italia, Buffon: “Spalletti il nostro leader maximo. Sarà una squadra camaleontica”

In vista degli imminenti Europei, il capo delegazione della Nazionale, Gianluigi Buffon, è intervenuto nel corso del Festival della Serie A. Di seguito le sue parole.

Italia, Buffon: “La prima partita è sempre la più complicata”

Buffon ha iniziato parlando del suo passato in nazionale da giocatore: “Quando giocavo in nazionale capivo che onore fosse giocare fino a quella età e mi sentivo privilegiato. Capivo che l’affetto della gente per me doveva essere rispettato, per questo volevo giocare qualsiasi tipi di partita, con qualsiasi condizione e qualsiasi compagno per non deludere“. Poi sul gruppo della nazionale: “La prima partita delle grandi competizioni non è la più difficile ma la più complicata, perché è l’inizio di qualcosa di nuovo. Molti non hanno mai giocato un Europeo e quindi l’aspetto emotivo sarà importante. Penso che ci siano tanti ragazzi che, seppur giovani, abbiano acquisito un’esperienza tale da essere punti di riferimento per i novizi, come Donnarumma e Barella. Credo che però il nostro leader maximo sia il CT, che trasmette una forza, una determinazione, una capacità di superare i propri limiti che i ragazzi stanno percependo“. 

 

 Poi su Spalletti e sulla squadra che sta costruendo: “La cosa bella di questa esperienza è che ho conosciuto un allenatore e un uomo in maniera più profonda. Quando conosci Spalletti rimani sorpreso, perché quando lo vedi sembra un po’scorbutico. Io in questi dieci mesi ho trovato un aziendalista incredibile che non si lamenta mai, questo è sinonimo di una fora interiore che nel tempo ha alimentato. Questa esperienza mi sta piacendo perché ogni tanto mi coinvolge in certe discussioni. Formazione tipo? Il mister ha pensato a una squadra camaleontica, che può variare il modo di stare in campo a seconda dei momenti“. 

 

Buffon: “Francia, Inghilterra e Spagna sulla carta hanno qualcosa in più, la Germania va compresa”

Infine, un confronto con le altre nazionali: “Sulla carta noi siamo una nazionale che ha l’ambizione di arrivare fino in fondo e poter primeggiare, che è già un aspetto di fiducia. Chiaro che ci sono nazionali come Francia, Inghilterra e Spagna che possono avere sulla carta qualcosina in più. La Germania ha fatto alti e bassi e va compresa. Questa però penso sia la posizione ai nastri di partenza che abbiamo avuto anche quando abbiamo vinto, mentre le brutte figure le abbiamo fatte quando eravamo in pole position. Secondo me un po’ in tutte le squadre il centro nevralgico è i mezzo a campo e se lì funzioni bene i risultati sono positivi. Il nostro centrocampo è di grande valore e formato da ragazzi con qualità diverse, con serietà, attaccamento e senso d’appartenenza, che da fuori non avevo percepito, poi sono rimasto sorpreso conoscendoli“. 

Redazione

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