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Italia, Benassi: “Via dal Toro perché non giocavo”. Barella: “Polonia forte”

Lavoro e sudore, l’Italia prosegue la marcia di avvicinamento al match contro la Polonia, che apre la Uefa Nations League degli azzurri. Una gara da affrontare con il piglio giusto quella contro i polacchi, formazione temibile e pericolosa.

In vista della sfida in programma venerdì hanno parlato in conferenza Benassi e Barella, entrambi a segno nell’ultimo turno di campionato: “Sono qui per dare il massimo – le parole del giocatore della Fiorentina – spero di esordire ma deciderà l’allenatore. Sto vivendo il mio momento migliore in serie A, sono sereno e so quello che Pioli vuole da me. I gol? Sono importanti, ma viene prima la prestazione. La forza della Fiorentina è il gruppo, la tragedia che ci ha colpiti ci ha unito in maniera incredibile. Prima mandavamo sempre davanti Davide… ora abbiamo un motivo in più, ogni domenica. Tornando alla Polonia, il loro centrocampo è molto temibile e poi davanti hanno Milik e Lewandowski. Sono completi, dovremo fare il meglio possibile. L’addio al Torino? Negli ultimi due mesi con Mihajlovic non avevo più giocato per una questione di modulo. Mi era stato detto che non c’era spazio. Non so se per ragioni d’età o effettiva”.

Presente in conferenza anche Barella: “Non avverto pressione addosso, non mi sento un leader. Per riuscire bisogna dare il massimo, essere sempre concentrati e io sono questo. Noi dobbiamo alzare il livello, ancora di più per raggiungere i nostri obiettivi e alzare il livello del nostro gioco. La Polonia? Sono una squadra forte, completa e con un attacco davvero temibile. Dovremo stare attenti, colpendoli al momento giusto. Il mercato? Mi sento a casa, nella squadra della mia città. Il presidente ha deciso di tenermi, abbiamo scelto insieme di continuare. Ci sono state alcune offerte, ma non ho neanche preso in considerazione quello che è arrivato”.

Redazione

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