L’Italia batte il Belgio e chiude la sua Nations League al terzo posto. I gol di Barella e di Berardi (su calcio di rigore) stendono la nazionale di Martinez che torna in partita solo nei minuti finali con la rete di de Ketelaere.
Un successo che da nuovamente morale agli azzurri dopo la sconfitta contro la Spagna. Ma per Roberto Mancini l’atteggiamento dei suoi non è mai cambiato dopo il trionfo di Wembley: ”L’Italia che ha vinto l’Europeo è la stessa che è scesa in campo nelle gare successive. Lo è stata anche contro la Spagna, ma giocare in dieci per gran parte del match rende tutto più difficile. E’ stato quello il problema principale altrimenti avremmo giocato una gara come questa, dove tutti sono stati bravi”.
Il centrocampo il reparto che offre più scelte: ”Si, in mezzo al campo abbiamo diverse soluzioni e la possibilità di far ruotare sapendo di non calare in termini di qualità. Chiunque giochi fa bene, è questo è importante”.
Mancini che si sofferma anche su Chiesa, autore di un’altra prestazione importante: ”Chiesa può giocare a destra o a sinista senza avere la minima difficoltà nell’adattarsi al gioco. Oggi contro il Belgio per lo più ha agito a sinistra ed ha fatto bene. Identico discorso anche per Berardi, Kean e Raspadori“.
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