Michael Konsel è un austriaco che ha stretto un legame di cuore con l’Italia. Cresciuto a Vienna, anche calcisticamente, si realizza al First Vienna per poi consolidarsi nel più noto Rapid, diventandone il titolarissimo per 12 anni, prima di sposare la Roma e chiudere la carriera a Venezia. Solido portiere anche nella Nazionale austriaca, da 46 reti subite in 43 partite: fu un riferimento per 13 anni della sua carriera e affrontò anche l’Italia.
Italia che, la sera del prossimo 26 giugno, sfiderà di nuovo l’Austria nella gara valida per gli ottavi di Euro 2020. In un’intervista al Corriere dello Sport, Konsel ha parlato del match, oltre che degli scontri passati di Italia ’90 e Francia ’98 e il suo triennio italiano nel finale di carriera; “Nel 1990 ero in panchina, perdemmo all’Olimpico con gol di Schillaci. Nel ’98 in Francia vinsero gli azzurri 2-1 con i gol di Vieri e Baggio“.
“Per me l’Italia è la grande favorita all’Europeo, ha dimostrato di essere una grande squadra. Mancini è bravo“, così ha esordito Michael Konsel nell’intervista. Mettendo le mani avanti pensando all’entusiasmo che l’Italia sta regalando a tutti i tifosi italiani. Anche se, poi, Konsel ha avvisato: “Sabato non sarà facile però. Gli Azzurri sono più freschi, vengono da un giorno di riposo in più e con il Galles hanno giocato con le riserve ma l’Austria è una bella squadra“.
Allora, Konsel ha parlato di quelli che sono i punti forti del team che l’Italia dovrà fronteggiare il 26 giugno: “L’Austria è molto forte a centrocampo, con Laimer, Schlager, Grillitsch. Il punto di forza è il centrocampo, anche la difesa è solida“. Poi ammette: “L’attacco è così e così”, anche se sono state spese belle parole per una giovane promessa austriaca.
“Kalajdzic è giovane, farà una bella carriera, è alto, bravo di testa e coi piedi. Tecnicamente è forte, ha doti da opportunista in area, ha il gol nel sangue“, ha commentato Konsel. L’ex portiere ha poi parlato del titolare Marko Arnautovic (che interessa al Bologna): “Non è facile giocare contro di lui, per nessun difensore. Fisicamente è forte, ha fantasia, fa cose che non si capiscono. Se sta bene è capace di fare la differenza“.
Insomma, l’Italia è avvisata, lo sguardo resta comunque proteso alla conquista dei quarti di finale del 2 luglio.
L’INTERVISTA COMPLETA SUL CORRIERE DELLO SPORT
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