Maurizio Zamparini non ci sta. Dopo l’accusa dalle pagine del sito ufficiale del Palermo, il patron del club rosanero si scaglia ulteriormente contro chi vede nel Verona una vittima designata dei siciliani nell’ultimo match di campionato. Intervenuto alla trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora”, sulle frequenze di Radio 2, il presidente del Palermo ha sottolineato la propria convinzione sulle difficoltà di questa partita: "Sarà una sfida molto difficile - ammette Zamparini -. Se vinciamo siamo salvi, sicuro, ma ricordo sempre un Roma-Lecce con un Lecce già retrocesso che tolse loro lo scudetto all'ultima giornata”. A chi pensa che il Verona abbia tutto da perdere da una retrocessione del Palermo, però, Zamparini non le manda a dire: “Non diciamo stronzate. Le uniche due società ad aver firmato contro il paracadute sono Palermo e Chievo. E il Verona verrà a fare la partita come ha fatto con la Juventus e col Milan”.
Già, il Milan. I destini dei rossoneri e del Palermo si incroceranno a campionato concluso, per capire cosa ne sarà del futuro di Franco Vazquez. Il fantasista italo-argentino piace a Galliani e a Berlusconi, ma Zamparini nega di avere già trovato un accordo per la cessione del suo gioiello: "Assolutamente no. Sono sicurissimo”. Inutile, inoltre, sottolineare quanto la richiesta del club rosanero non sia destinata a scendere. Anche in caso di retrocessione: "E perché mai dovrei venderlo a meno in caso di Serie B?”, taglia corto Zamparini. “Vazquez ha il suo valore di mercato. Ma io mi tocco appena si parla di Serie B”. E sempre in tema Milan, il patron del Palermo lancia un consiglio al suo omologo Silvio Berlusconi, in trattativa per cedere il pacchetto di maggioranza del Milan: "Farebbe bene a divertirsi - conclude Zamparini -. Metta dei dirigenti e si continui a divertire lui, la possibilità economica ce l’ha”.
di Benedetto Giardina
