"Ho due sogni: il primo l'ho realizzato, diventando un calciatore. Il secondo non è giocare in Champions League, anche se spero di riuscirci, ma portare tutta la mia famiglia in Italia. Sto preparando i documenti per mamma, papà, mio fratello e le mie due sorelle". Esordisce così sulle pagine della Gazzetta dello Sport il centrocampista del Sassuolo Hamed Traoré.
Nella gara di Coppa Italia contro la Juventus Traoré, dopo esser stato sostituito da Dionisi, è uscito particolarmente nervoso dal campo: "Ci ho messo due minuti a pentirmi di quello che avevo fatto. Eravamo ancora in campo quando gli ho chiesto scusa e dopo cena ci siamo ritrovati in hotel per parlare. Il giorno dopo mi sono scusato di nuovo anche davanti ai compagni, l'adrenalina fa brutti scherzi".
Traoré commenta anche l'eliminazione della sua Costa d'Avorio dal Mondiale: "Dispiace perché da piccolo guardavo la generazione di Drogba e sognavo di giocarlo anch'io. Anche la Coppa d'Africa non è andata bene. Resta il fatto che c'è ancora troppo divario tra le nazionali africane e le più forti europee e sudamericane".
In chiusura il giocatore del Sassuolo parla del suo ruolo preferito: "Il mio ruolo è il campo: dove mi mettono mi rendo utile. Sono abbastanza istintivo in tutte le giocate e rispetto i compiti".
L'intervista completa sulle pagine della Gazzetta dello Sport