Un digiuno durato ben 652 giorni, un infortunio al ginocchio, un intervento chirurgico e mesi di attesa per una nuova opportunità arrivata proprio con la Salernitana in Serie B. Roberto Soriano non trovava la rete in campionato dal 18 febbraio 2023, quando, con la fascia da capitano del Bologna al braccio, siglò un gol decisivo contro la Sampdoria di Dejan Stankovic al Ferraris. Poi il mancato rinnovo con i rossoblù, il lungo stop forzato e la necessità di ricominciare, con determinazione e sacrificio, una carriera ben lontana dall’essere giunta al capolinea.
La rinascita
La corsa verso la panchina, l’abbraccio con i suoi compagni di squadra e il cuore verso le telecamere dedicato a sua moglie Marta e ai suoi figli, che tanto gli sono stati accanto durante l’anno e mezzo passato ai box. Le ultime due prestazioni di Soriano mostrano un giocatore ritrovato, non solo nei gol, ma anche nella presenza in campo. Il gol contro la Carrarese, arrivato il 1 dicembre 2024, ha interrotto il digiuno di 1 anno e 7 mesi e regalato tre punti fondamentali ai granata. Sei giorni dopo, nella trasferta contro il Modena, il centrocampista italo-tedesco si è ripetuto, siglando il momentaneo vantaggio e rompendo un altro tabù: la Salernitana non segnava su azione al Braglia dal 15 aprile del 1951. I suoi numeri nelle ultime due partite parlano di un giocatore ritrovato: 34 tocchi e 17 passaggi riusciti su 19 contro la Carrarese; 35 tocchi e 22 passaggi su 27 contro il Modena e 2 gol in 2 partite all’attivo. Efficienza, esperienza e qualità che stanno facendo la differenza in una Salernitana che torna momentaneamente a respirare fuori dalla zona play out.
La chiamata di Petrachi
La rinascita di Roberto Soriano, in realtà, comincia nell’estate del 2024, con la chiamata del direttore sportivo Gianluca Petrachi. Un rapporto di fiducia nato ai tempi del Torino e che, di fatto, ha ritrovato nuova linfa proprio con la maglia dei granata in Serie B. Petrachi ha puntato su di lui, e Soriano ha risposto presente: due reti valse ben 4 punti, con un futuro che è ancora tutto da scrivere.