“Non potevo sognare esordio migliore". Prima con i 'grandi', rigore parato e qualificazione regalata al suo Pisa. Primo atto: contro la Triestina. Il secondo contro la Cremonese.
In Coppa Italia c'è un classe 2000 che si sta mettendo in mostra a suon di gol... evitati.
Fiorentino di nascita, i guantoni come compagni di gioco, da sempre in mezzo ai pali e 18 anni ancora da compiere.
Matteo Campani diventerà maggiorenne il 19 agosto ma già si è fatto qualche regalo prima di spegnere le candeline.
Tutti scartati dal campo, nel primo e secondo turno di Coppa.
L'esordio è arrivato il 29 luglio, contro la Triestina: 2-2 dopo i supplementari, 7-5 dopo i calci di rigore.
Pesante come una rete dal dischetto, Campani ha messo i guantoni sulla qualificazione del Pisa al secondo turno parando il tiro di Mensah.
"Per carattere penso sempre a migliorarmi e fare di più del giorno precedente, ma mi preme ringraziare l'allenatore e la società per l’opportunità che mi hanno dato", le sue parole dopo l'esordio da sogno.
"All’inizio ero tesissimo, poi con l’aiuto dei compagni mi sono sciolto e sono entrato in partita. Sono sicuro che faremo benissimo anche a Cremona”.
Detto, fatto. Perché dall'Arena Garibaldi allo Zini la calamita Campani ha colpito ancora: dopo 120 minuti di gioco contro la Cremonese, riecco i rigori.
Matteo non manca all'appuntamento e domenica scorsa ne ha parati altri due: su Brighenti e Boultam.
“Sono stato bravo e fortunato ad intuire”, aveva detto dopo il rigore parato a Mensah. Perché di carattere è così, modesto e con i piedi per terra.
I numeri però parlano chiaro: tre rigori parati in due partite, le prime tra i professionisti e a poco più di un mese dalla firma sul primo contratto (triennale).
Insomma, la squadra di D'Angelo ha una nuova risorsa tra i pali dopo l'arrivo di Gori.
Un altro 'millennial' coi guantoni, il 'Donnarumma del Pisa': le prime uscite con il club toscano per Matteo Campani sono più di un sogno delle serate di Coppa di mezza estate.