Fascia da capitano - quella personalizzata, però - al braccio e una linea difensiva da prendere per mano: German Pezzella è il leader della nuova Fiorentina di Pioli, nominato capitano in estate dopo l'addio di Badelj: "Sono felice che alla fine ci sia stato permesso di tenere la fascia di Davide (Astori, ndr), perché lì dentro c'è tutta Firenze e pure lui, la nostra guida, che ci ha permesso di crescere e diventare come siamo oggi. Dobbiamo lottare per lui", ha spiegato l'argentino intervistato dal Corriere dello Sport.
Adesso, in campo, la guida dei viola viene dall'Argentina e ha appena 27 anni: "Fa strano pensarci, quando giocavo al River c'era gente anche di 35 anni nello spogliatoio (lui e Vitor Hugo, coetaneo, sono i più "anziani"). Ma qui, anche se sono tutti ragazzi, sanno tutti quando si può scherzare e quando invece no". A proposito di ragazzi: Simeone, come pure Pezzella, è stato convocato dalla Selecciòn: "Per me è il massimo, nella maglia della nazionale risiede tutta la mia euforia per il calcio. E Giovanni (in gol all'esordio, ndr) ha davvero il fuoco dentro".
In questo campionato, la Fiorentina può essere una possibile sorpresa: "Simeone si è tatuato il logo della Champions, dice che giocarla è sempre stato il suo sogno. Anche per me lo sarebbe, ma non bisogna mai proiettarsi troppo in avanti. In questa Serie A, la Juve parte favorita, dietro ci sono Roma, Napoli e Inter sullo stesso livello. L'ho detto pure a Icardi, qualche intoppo a inizio stagione ci può stare ma i nerazzurri sono forti. Poi vengono 5-6 squadre, e fra quelle ci siamo noi. Ma nulla toglie che non si possa fare di più: vi ricordate il Leicester?".
L'intervista completa sul Corriere dello Sport