“Sono arrivato da re, andrò via da leggenda”. Non c’è nulla da fare, è sempre il solito Zlatan. Anche nel dire addio. Comunicato ieri, attraverso i propri profili social, per salutare il Paris Saint-Germain dopo quattro stagioni da assoluto protagonista. Vittorie, gol a raffica, genialate dentro e fuori dal campo. Così Ibra ha conquistato Parigi. A modo suo, ovviamente, con quel fare spaccone e burlesco che ne ha caratterizzato l’intera carriera. Tutto, però, ha un inizio e una fine. Nel calcio, così come nella vita. Niente rinnovo, nessun monumento a lui dedicato in sostituzione della Torre Eiffel.
Ibrahimovic, adesso, è sul mercato. Svincolato, libero di accordarsi con chi gli pare e piace. Gioiello prezioso sì, ma anche costoso. Capace di far venire l’acquolina in bocca ai club di ogni parte del mondo. Dalle big d’Europa agli americani, passando per i colossi cinesi. Tutti pronti all’assalto, tutti disposti a qualsiasi cosa pur di portarlo a casa. Arma principale per convincerlo? Il denaro, naturalmente. Strumento ideale per guadagnare i consensi non solo dello svedese, ma anche del suo agente Mino Raiola.
C’è chi, però, cerca strade diverse. Ingegnose, simpatiche, carine. Come l’Hertha Berlino, storica formazione della Bundesliga. Cosa ha utilizzato la società tedesca per avvicinare Ibra? Semplice, Twitter. Sì, avete proprio capito bene. Niente denaro, nessuna proposta da far girare la testa. Solo un semplice tweet: “Berlino può essere il posto, Zlatan può essere l’idolo. T’interessa, Ibrahimovic? Non abbiamo molti soldi, ma tanto amore e tifosi spettacolari”. Sogno, scherzo. Forse anche verità. Perché no? D’altronde, provare non costa nulla. Stiamo sempre parlando della squadra della capitale, mica di una realtà qualsiasi. Chissà che la potenza dei social possa trasformare la suggestione in realtà. La Bundes, al pari della Premier, è uno di quei campionati a cui l’ex Milan non ha mai partecipato. Altro fattore determinante, chissà. Ibra pronto a dare spettacolo all’Olympiastadion nella prossima stagione? Difficile. Intanto, l’Hertha Berlino ci prova. Grazie a Twitter…