L’etichetta è quella dei classici grandi predestinati: “Messi di Cipro”, ritornello spesso abusato per chi ha piedi buoni, talento da vendere ed un futuro tutto da scrivere. Il suo, Grigoris Kastanos, lo scrive nero su bianco: a strisce, naturalmente, come la maglia della Juventus che si tiene stretta. “Decisivo”, è l’aggettivo che nessuno si stanca mai di ripetere: lo è stato oggi al Viareggio contro il Crotone (suo il gol-vittoria che spinge avanti la Primavera di Grosso), lo è da sempre in bianconero. 2014, gennaio: 16 anni freschi freschi. E non è un caso: la firma arriva un giorno dopo il compleanno, per rispettare i regolamenti sui tesseramenti e battere la concorrenza delle big inglesi e dell’Udinese.
La carta d’identità di Grigoris Kastanos dice 1998, il passaporto racconta la sua Cipro. Da lì, la Juventus, lo ha pescato: amore a prima vista, praticamente. Una segnalazione, un paio di osservatori a seguirlo e studiarlo, una settimana di prova a Vinovo. Esperienza che poi non è finita più: troppo talento per non accorgersene, al primo allenamento in bianconero i complimenti arrivano da tutti. Braghin, responsabile del settore giovanile bianconero, e Nedved, incantato dalla qualità del ragazzo. La firma è una formalità, all’Enosis Neon Paralimni, il club che lo ha cresciuto, arriva un bonifico da 60.000 euro più bonus. Tanti per un ragazzo di 16 anni? Chiedere al Crotone, oggi sconfitto dal suo estro. O dalle avversarie in campionato, o - indietro nel tempo - da quelle al Torneo di Arco di Trento un anno fa: protagonista, assoluto e decisivo, degli Allievi bianconeri che lo vinsero. Nel mezzo, anche una convocazione con la Nazionale maggiore di Cipro a soltanto 17 anni: una manciata di minuti contro il Belgio di Hazard&co, giusto per mettersi in vetrina e far capire che “the best is yet to come”.
Trequartista naturale, all’occorrenza centrocampista centrale o seconda punta. Grandi doti tecniche, fisico da giocatore moderno. Talento e personalità, lo descrivono così. Sfrontato in campo e calmo fuori, un ragazzo come tanti altri. Fidanzata e famiglia, nessun vizio. Nessun eccesso. Tanti sogni, forse troppi. Uno dei suoi, giocare al fianco dell’idolo Pirlo, forse non si potrà più avverare ormai. L’altro, il debutto in Serie A, potrebbe presto arrivare. E per uno, come Kastanos, che ha sempre bruciato le tappe, potrebbe non volerci neppure troppo tempo.