Un rinnovo arrivato da poche ore, un campionato da finire al massimo e una finale di Tim Cup da preparare al meglio, per chiudere al meglio una stagione trionfale. Questi e molti altri i temi analizzati in conferenza stampa da Massimiliano Allegri, impegnato domani nella penultima gara di questa Serie A contro l'Hellas Verona. Una partita speciale soprattutto in virtù del fatto che si tratta della prima dopo il prolungamento di contratto con la Juventus, ufficializzato proprio nel pomeriggio di ieri.
"Con la società non ho mai avuto nessun problema, abbiamo raggiunto questo accordo e siamo veramente contenti di poter stare assieme per altri due anni. Io spero di poter rimanere l'allenatore della Juventus per altri dieci o venti stagioni, no forse venti no perchè sennò sarei troppo rincoglionito e vorrei ritirarmi prima. Adesso c'è da chiudere al meglio questa stagione preparando bene la finale di Tim Cup contro il Milan, che sicuramente sarà arrabbiato e a caccia dell'Europa League se non dovesse finire al sesto posto. Non abbiamo tempo per pensare il mercato adesso, lo faremo a fine stagione".
Sul paragone con Conte, Allegri poi sottolinea: "Io credo che alla fine ogni allenatore è fatto a modo suo, io non potevo mai essere Conte, come lui non potrebbe mai essere me. Alla fine contano i risultati, Conte ne ha fatti di strabilianti, così come sta facendo la mia squadra. Sarebbe troppo riduttivo indicare solo una persona come quella che determini i successi, alla base c'è la società, quando la società è forte è normale che ci siano i risultati. Una mia soddisfazione personale? E' quella di veder crescere i giocatori e vederli giocare meglio. Vedere Sturaro, Dybala crescere è il motivo della soddisfazione mia".
Poi Allegri si lancia in sperticati complimenti per Toni, Di Natale e le squadre del suo passato: "Toni? Gli faccio i complimenti, spero che non faccia gol ha fatto una carriera straordinaria e domani proverà a chiuderla nel migliore dei modi. Domani il Verona ha l'unica occasione per rendere un'annata meno amara. Faccio i complimenti anche a Di Natale e al Cagliari, adesso mi rimangono Livorno e Pescara".
La prossima stagione l'obiettivo è solo uno, rivincere lo scudetto: "Il prossimo anno, oltre a giocare una grande Champions League, lo scopo principale sarà quello di rivincere lo scudetto, il sesto consecutivo che non ha mai vinto nessuno. L'anno prossimo lotteremo per la leggenda. Morata? Ha ampi margini di crescita, ma deve trovare il suo equilibrio mentale. Quest'anno ha iniziato bene, poi è andato in letargo e poi è tornato. Però è un giocatore dal valore assoluto, un campione europeo".