È stata la notte dell'incontro tra Erik Thohir, presidente dell'Inter, e Roberto Mancini. È avvenuto a Portland, in USA, ed è durato - come raccolto dall'inviato di Sky Sport Andrea Paventi - circa una mezz'ora, cordiale nei toni. Tanti gli argomenti toccati, ma le parti sono rimaste ancora abbastanza distanti. La posizione della società nerazzurra resta pressoché invariata, soprattutto sul mercato: caccia a profili giovani e futuribili, poche follie per gli over30. Discorso che vale anche per Candreva, elemento per cui, però, la stessa società farà di tutto per mettere a disposizione del suo allenatore.
Allenatore, Mancini, che ha manifestato insoddisfazione per il poco supporto societario alle sue indicazioni (Yaya Toure e non solo). Oltre che convinto che alla squadra manchino ancora due o tre acquisti di valore per competere ad alti livelli tra campionato e coppe. Del rinnovo non si è invece parlato, soprattutto con Thohir; il presidente nerazzurro ha comunque garanti che non ci saranno problemi e che sarà fatto il possibile per provare a condurre qualche operazione da qui alla chiusura del mercato, sempre nel rispetto del Fair Play Finanziario. In entrata, così come in uscita, perchè la rosa dovrà obbligatoriamente essere di 21 elementi. In entrata, così come in uscita, perchè la rosa dovrà obbligatoriamente essere di 21 elementi. Come filtra dall'ambiente nerazzurro, la fiducia in Mancini c'è. E c'è voglia di fare bene.
Discorso aperto dunque per la corsa a un nuovo difensore centrale, per cui verosimilmente servirà un'altra cessione dopo quella di Juan Jesus. Dunque Ranocchia sembra destinato a restare, se le cose rimarranno così fino al 31 di agosto. Il prossimo appuntamento ora sarà il 27 luglio, data del Manager Meeting, quando si saprà di più su come l'Inter intenderà sbloccare il suo mercato. La sensazione è, comunque, che Mancini sia ancora piuttosto scettico sulle mosse societarie e farà valutazioni in corso d'opera.