Le parole di Josep Martinez, portiere del Genoa, al meet & greet con i tifosi
Un vero e proprio bagno di folla oggi al Genoa Store di via XII ottobre, a Genova, per uno dei protagonisti del ritorno immediato in Serie A del Genoa: con le sue parate Josep Martinez ha infatti contribuito a tenere per 17 volte su 29 partite giocate inviolata la porta del club rossoblù, promosso con due giornate di anticipo e ora pronto alla festa finale in occasione dell’ultima gara della stagione al Ferraris.
Antipasto dell’abbraccio degli oltre trentamila che saranno presenti venerdì sera in un Marassi da tutto esaurito, quello ricevuto oggi dal numero 1 del grifone in occasione del Meet & Greet organizzato oggi pomeriggio dal club: tantissimi gli autografi firmati e le fotografie scattate dallo spagnolo, arrivato in estate dal Lipsia e pronto ora a vivere la prossima stagione da numero uno del Genoa in A.
Genoa, le parole di Martinez
Josep Martinez ha dichiarato: “È un piacere sentire i nostri tifosi che ci spingono e sono felice di far parte di questa grande squadra e di avere questa tifoseria: è un piacere vedere che ci sono dei ragazzini che hanno la maglia col mio nome, per questo ieri ho voluto regalare i guanti a uno di loro. - le prime parole del portiere rossoblu, che ha poi continuato raccontando le emozioni della promozione aritmetica raggiunta al triplice fischio della gara con l’Ascoli - Per me è stata una sensazione incredibile, uno dei giorni più belli della mia vita e della mia carriera, ma penso che sia solo l’inizio e che si possano fare grandi cose il prossimo anno”. Sguardo già rivolto al futuro per Martinez, ma è anche tempo di bilanci per la stagione pronta a chiudersi. “Per me questa è stata una stagione molto importante per crescere, il Genoa era la squadra perfetta per farlo: sono riuscito a centrare entrambi gli obiettivi, quello personale e quello di squadra, ora sono pronto ad affrontare la Serie A con grande emozione”.
“La parata più bella? Per me sono tutte belle e importanti perché aiutano la squadra, se devo sceglierne una dico Reggina o magari quella col Venezia. Il momento decisivo della stagione? Ci sono stati momenti belli e meno belli nel corso della stagione, ma non ne vedo uno di svolta: nei momenti peggiori bisogna stare uniti e poi sprintare al massimo per conquistare la vittoria. A livello personale? In questa squadra ci sono grandi qualità e competenze e sono state importanti per la crescita della squadra: personalmente ho vissuto un momento dove sono stato infortunato e il mio compagno mi ha sostituito facendo molto bene, ho aspettato il mio momento che è arrivato a Bari, e l’ho sfruttato. Queste sono cose che succedono nel calcio”. Poi tre aggettivi per descrivere la stagione. “Passione, perseveranza e unità”. Testa e mani già verso la prossima stagione. “Mi sono trovato bene qui al Genoa, la gente è molto buona con noi e sentiamo il loro affetto. Sono felice di essere qui e spero di restare anche nella prossima stagione. Sogni per il futuro? Voglio fare il meglio possibile per la squadra, continuare in Serie A e vedere come va. Nazionale? Arriva col lavoro, piano piano ci proverò”.