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Data: 30/01/2016 -

G Factor: Tiziano Tulissi, il prossimo gioiello di casa Atalanta che ricorda il Pocho

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E’ il mercato dei giovani italiani: da Mandragora a Trotta, da Tonelli a Barba ma il vivaio che ha espresso le promesse più seguite è sicuramente quello dell’Atalanta. Da Pazzini a Montolivo, passando per Jack Bonaventura, la tradizione storica del vivaio nerazzurro è di grande spessore e continua ad alimentarsi. Grassi ha già prodotto un’importante plusvalenza, 8,5 milioni di euro versati dal Napoli che s’auspica che il centrocampista classe ’95 sia l’alternativa giusta a centrocampo per la lotta scudetto, Sportiello e Conti le promesse già opzionate per il futuro.

L’Atalanta, però, non si ferma, può già vantare altri ragazzi cresciuti nell’oasi di Zingonia pronti a mettersi in mostra. Il prossimo gioiello di casa Atalanta è soprannominato “Pocho”, nelle movenze ricorda Ezequiel Lavezzi. Parliamo di Tiziano Tulissi, attaccante classe ’97 della Primavera di Bonacina. Bergamasco doc, della Val Seriana, che, come avviene spesso, inizia a giocare calcio in oratorio, al Leffe, vicino casa. Il suo primo allenatore è lo zio Fulvio, il calcio è una passione di famiglia, suo nonno Piero ha guidato anche squadre di serie C.

Il maestro Raffaello Bonifacio scova Tulissi nell’oratorio Leffe e lo porta all’Atalanta così come ha fatto con una grande pluralità di talenti che hanno calcato il terreno di gioco dell’”Atleti Azzurri d’Italia”: da Donadoni a Tacchinardi, da Mutarelli a Brivio.

Tulissi inizia molto presto la sua trafila nel vivaio dell’Atalanta, parte dalla categoria Pulcini e vive l’intero percorso nel settore giovanile con tante stagioni affrontate sotto età. Il primo salto di categoria arriva nell’annata 2012-13, Tiziano dovrebbe giocare nei Giovanissimi Nazionali ma mister Butti lo aggrega sotto età negli Allievi. Le prestazioni sono buone e anche il contributo di gol è significativo: sono otto le reti messe a segno da Tulissi.

Tulissi brucia le tappe anche nella stagione seguente, gioca in Primavera dove trova continuità con ventotto presenze tra campionato, Viareggio Cup e Coppa Italia Primavera e mette a segno sei gol. Tiziano è schierato da esterno destro d’attacco nel 4-3-3 oppure da quinto di centrocampo, quando mister Bonacina passa al 3-5-2. “Devi correre e difendere di più”, raccontò Tulissi sul cambio di modulo in un’intervista al sito ufficiale dell’Atalanta ricordando anche la prima volta di questa nuova esperienza tattica. “Giocavamo contro l’Inter, avevo qualche perplessità ma fortunatamente andò bene”, così parlava Tiziano circa un anno e mezzo fa.

Nella stagione 2013-14 un’apparizione in prima squadra anche se non in gare ufficiali, fu Colantuono a dargli fiducia in un’amichevole a Brembate svolta nel ricordo di Yara Gambirasio. Tulissi fece gol e incassò i consigli di giocatori d’esperienza come Raimondi, Migliaccio, parole che ha conservato in tutto il suo percorso.

E’ la capacità realizzativa il tasto su cui insiste Bonacina, considerando il ruolo di seconda punta la prossima tappa naturale del suo percorso. Nella scorsa stagione, la seconda in Primavera, Tulissi segna undici gol in trentatrè partite, tra campionato, Coppa Italia e Viareggio Cup. Il numero di reti aumenta ma è ancora basso, la svolta sta avvenendo nel campionato in corso, in cui Tiziano ha messo a segno già nove gol tra campionato e Coppa Italia di categoria. Il bottino poteva essere anche più ampio se non ci fosse stata la “maledizione del dischetto”, con tre calci di rigore sbagliati contro Milan, Como e Inter. “Tiziano, non aver paura di tirare un calcio di rigore, non è da questi particolari che si giudica un calciatore”, De Gregori al diciottenne Tulissi forse gli dedicherebbe questa canzone. Il talento c’è, lo sa anche Reja che l’ha convocato per la sfida di campionato contro il Verona e quella di Coppa Italia in trasferta contro l’Udinese. Chissà che il restyling dell’attacco nerazzurro compiuto in questo mercato non preveda anche la possibilità di concedere più spazio a Tulissi, il nuovo Pocho, la prossima promessa made in Zingonia.

Staff: Ciro Troise



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