Bisogna risalire al 2007 per trovare una squadra di Serie B la cui formazione Primavera ha vinto la Viareggio Cup. Era il Genoa di Forestieri che sconfisse in finale la Roma di Okaka e Rosi, riuscendo nell'impresa compiuta anche dal Brescia e dal Bari nel 1996 e nel 1997. Quest'anno è lo Spezia a provare a recitare il ruolo di "guastafeste" nelle semifinali in programma in un'insolita Pasquetta per la Coppa Carnevale. Lo Spezia affronterà al "Picco", con l'aiuto del pubblico locale, la Juventus mentre il Palermo giocherà contro l'Inter campione in carica nella competizione.
Lo Spezia ai quarti di finale ha eliminato il Torino, battuto con il risultato di 2-1 davanti al presidente Urbano Cairo che ha fatto i complimenti nel post-partita alla formazione di mister Fabio Gallo. Ha sbloccato la gara uno splendido tiro di controbalzo dai 25 metri di Giulio Maggiore, centrocampista classe '98 dello Spezia, un ragazzo da seguire con attenzione, un nome da non dimenticare. Destro naturale, dotato di un calcio preciso e potente, spicca per le sue qualità tecniche, la visione di gioco e l'intelligenza tattica che gli permette di dare un grande contributo nelle due fasi. Giulio ha anche il vizio del gol e il Toro è la sua bestia nera. Alla Viareggio Cup ha messo a segno tre gol in cinque partite, gli altri due al Leichnardt e all'Akademia Pandev ma il conto aperto con la Primavera granata di Moreno Longo è stato salato anche in campionato, dove Giulio ha finora segnato quattro reti, di cui due proprio contro il Toro.
Lo Spezia coltiva il suo talento, lo considera un giocatore molto importante per la sua Primavera e soprattutto è proiettato a cimentarsi in prima squadra, probabilmente a partire dal prossimo ritiro estivo. Giulio ricorda Gerrard per il dinamismo e la duttilità, può giocare sia davanti alla difesa che da interno ma nella seconda parte della scorsa stagione è stato schierato sotto età in Primavera anche nel ruolo di difensore centrale. La Juventus e la Roma hanno provato a portarlo via dallo Spezia che, però, ha declinato ogni offerta perchè confida nelle qualità del ragazzo che è già stato nel vivaio di una grande squadra anche se per poco tempo. Il Milan lo portò via dall'Usd Canaletto, la scuola calcio in cui è cresciuto, al compimento dei quattordici anni d'età, immaginando una coppia di grande livello con Locatelli in mezzo al campo, ma la sua esperienza nei Giovanissimi Nazionali rossoneri durò poco tempo, circa due mesi. Alcuni problemi d'ambientamento e la lontananza dalla propria famiglia durante il ritiro di Pinzolo fecero la differenza e allora Giulio rientrò a casa, lo Spezia gli diede subito una nuova opportunità portandolo nel proprio vivaio, in cui ha disputato da protagonista i campionati Giovanissimi e Allievi Nazionali prima del passaggio in Primavera sotto età. Il resto è storia recente, lo Spezia sogna il trionfo alla Viareggio Cup, il suo jolly Giulio Maggiore vuole continuare a trascinare i suoi compagni.
Staff: Ciro Troise