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Data: 07/05/2016 -

Fiorentina, Sousa: "Resto a Firenze. Sono felicissimo di lavorare insieme alla società, prossima settimana programmiamo il futuro"

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Il futuro è adesso, ed è a Firenze. Parole chiare firmate Paulo Sousa, che dopo un'ora di colloquio con Andrea Della Valle al centro sportivo, in sala stampa, alla vigilia della partita della sua Fiorentina contro il Palermo, ha parlato del suo futuro (ancora alla guida dei viola): "Ancora una volta hanno rafforzato la voglia di lavorare insieme, ed io sono felicissimo di farlo. Quindi durante la prossima settimana Cognigni prenderà in mano tutta la pianificazione cercando di migliorare il nostro futuro. Alla Fiorentina anche l'anno prossimo? Certo che sì. Il colloquio? C'è un desiderio grande e forte da parte di Cognigni di ordinare tutto quanto dobbiamo fare per migliorare tutto. Sarà il riferimento di tutti, se lo è della proprietà lo è anche per noi. Il Palermo? C'è il rischio che siano più motivati di noi, ma dobbiamo affrontare tutte le partite allo stesso modo. Il futuro? Io do tutto alla squadra, questo vuol dire lavorare insieme. Il lavoro? Mi espongo per migliorarci tutti insieme continuamente. Atletico e Leicester due modelli? Non esiste un modello vincente, ne esistono vari. Io ho un modello in cui credo, quando c'è una società che mi vuole sa che profilo di persona e di allenatore sono e voglio imporre. Quando si vince, si cerca di imitare ma io sono stato in diversi campionati che mi hanno arricchito. Alla squadra do un 8 come voto. Dove non siamo arrivati, è stata colpa mia e non loro perché vuol dire che non ho trasmesso alcune cose. Il prossimo step? Sono contento che dalla prossima settimana pianificheremo un miglioramento collettivo. Pasqual? Ha molte probabilità di giocare domani, è un grandissimo professionista. I dirigenti? Ieri Cognigni è stato molto chiaro, quando lo riterranno opportuno comunicheranno tutto. L'aspetto positivo e negativo di questa stagione? La cultura è un lavoro continuo che ci deve lasciare qualcosa anche per la prossima stagione. Cultura vuol dire anticipare i problemi, avere una base forte. L'entusiasmo vorrei rimanesse, ti porta a sognare, ti dà tanti valori in più. E poi migliorare come vittorie... Cosa evitare? Sono focalizzato sempre sul miglioramento continuo mio e dei miei giocatori".


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