30 Agosto 2013, Repubblica Ceca. All’Eden Arèna di Praga, Bayern Monaco e Chelsea si giocano ai rigori la Supercoppa Europea. Sfida ad altissima tensione, non può essere altrimenti quando in panchina siedono Pep Guardiola da una parte e Josè Mourinho dall’altra. Sul dischetto si presenta una giovane stella belga, di circa 20 anni, ex Anderlecht: Romelu Lukaku. Penalty decisivo, non può proprio sbagliare. Rincorsa, tiro e...parata di Neuer. Coppa ai tedeschi, Mou sconfitto e Lukaku in lacrime. Il rapporto tra i Blues e l’attaccante s’inceppa, definitivamente. Il Chelsea lo scarica, cessione all’Everton e a mai più rivederci.
Ieri, 12 Marzo 2016, è arrivata la più classica delle vendette. Servita fredda, freddissima. Boom-Boom micidiale a bucare la porta di Courtois, Toffees qualificati alle semifinali di FA Cup - a distanza di 4 anni dall’ultimo derby perso contro il Liverpool - e tantissimi saluti al team di Hiddink, sempre più lontano ormai da un posto in Europa per la prossima stagione. ‘The perfect revenge’, vendetta perfetta a suon di doppietta e magie.
L’Everton gode e vola, trascinato dai suoi campioncini, verso un futuro radioso. Già, perché nonostante la deludente stagione in campionato (12° posto in classifica), le propettive per i Toffes appaiono colorate di un oro luccicante. Merito di Farhad Moshiri, dal 26 di febbraio nuovo socio di maggioranza (con il 49,9 % delle quote) della squadra di Goodison Park. Paperone iraniano, dotato di un patrimonio stimato da Forbes in 1,79 miliardi di dollari, al ventiseiesimo posto tra gli uomini più ricchi del Regno Unito. Mica male eh? No, assolutamente. E allora si, i tifosi Toffees possono iniziare a sognare in grande, stavolta per davvero. Il nuovo proprietario ha già le idee chiare, anzi chiarissime, per un progetto serio, ambizioso, ma soprattutto vincente. I giovani continueranno ad essere protagonisti, adesso più che mai. John Stones – oggetto del desiderio di mezza Premier League - Ross Barkley, Gerard Deulofeu e, per l’appunto, Romelu Lukaku costiuiscono un patrimonio irrinunciabile, veri e propri gioiellini preziosi attorno a cui basare un top club in grado di competere su tutti i fronti.
Da risolvere, poi, c’è la questione stadio. Amore folle, rispetto e tanta gloria per il vecchio Goodison Park. Adesso, però, è tempo di cambiare, superando la malinconia. L’obiettivo di Moshiri è quello di giungere a realizzare un nuovo impianto lussureggiante, confortevole, di prim’ordine. Riuscendo in ciò in cui la vecchia proprietà ha fallito, nel 2003 e nel 2009, dopo i contrasti con il consiglio della città di Liverpool per la costruzione del nuovo stadio a Walton Hall Park. Costo? Sui 300 milioni di sterline, nulla di preoccupante per uno come lui. Razionalità, voglia di fare e soprattutto tanto, tantissimo denaro. Queste le prerogative dell'iraniano, l'uomo della svolta. Sfruttando magari degli investimenti commerciali più aggressivi, mirati a far crescere il brand nel mondo a 360° gradi e a riportare il club nell’èlite della Premier League.
Ieri la vittoria contro il Chelsea e la semifinale di FA Cup, domani chissà… Attenzione all’Everton, la sponda blu del ‘Merseyside’ vuole tornare grande. Sognando un futuro da protagonista assoluta, da tramutare in una splendida realtà.