Come una scommessa possa trasformarsi in tradizione. Per informazioni rivolgersi a Costantino Di Toro, titolare del ristorante pizzeria La Torre di Lanciano, che dal 2011 è diventata la cucina semi-ufficiale di tutti i calciatori. “Era ottobre-novembre e tramite un amico in comune sono riuscito a far organizzare qui da me la cena di natale della squadra. Appena entrati in sala dico che sempre da me si sarebbe festeggiata la promozione alla fine di quello stesso anno. Ovviamente mi presero tutti per matto perché all’epoca eravamo al 4 posto in classifica”.
Ma il sogno diventa realtà e da quel momento La Torre è il posto di ritrovo fisso per i calciatori. “Per alcuni di loro questa è come una casa. Vastola, ad esempio, si mette dietro al bancone a preparare il caffè per sé e per i compagni”. Si, perché a pranzo da Cristoforo ci vanno praticamente tutti “E vogliono stare sempre ad un’unica tavolata, come se fossero il ritiro, anche se è martedì o mercoledì sera”.
Con ogni singolo giocatore ha creato un grande rapporto umano. “Falcinelli, ad esempio, mi confidò di stare per diventare papà quando lo sapevano soltanto lui e la sua compagna, mentre Monachello mi chiamava alle 11 del mattino per sapere se poteva venire a trovarmi anche se ero ancora chiuso. Gli dicevo ‘Certo, vieni così mi dai una mano a sistemare i tavoli””. Maragliulo è ospite fisso la domenica per la pizza mentre il piatto preferito di Mammarella è il rintròcelo al ragù di castrato. Passando per Monachello che una volta si è fatto portare un brodino caldo fin dentro il letto perché aveva un forte mal di stomaco.
Da Costantino il menù è praticamente fisso: focaccia con bresaola e crudo, tagliatelle con pesto di pinoli o pasta con pomodori e mozzarella, e per finire una tazzina di caffè, preparata - ovviamente - da Vastola per tutti.