Dopo le due bacchettate prese sul campo a Chiavari contro la Virtus Entella, il Bari torna sui banchi di scuola. Tre giovani protagonisti della rosa biancorossa, Il portiere Alessandro Micai, il laterale Giovanni Di Noia e l'attaccante George Puscas, sono stati ospiti dell'istituto "Galileo-Ferraris" di Molfetta, a suggellare di fatto la fine del silenzio stampa sancito il 19 febbraio. A rappresentare la voce della società, il vice-presidente Romeo Paparesta: "In un momento così particolare della stagione, non è semplice vedere tanto entusiasmo a proprio sostegno. Il rapporto con il territorio é fondamentale per dare continuità al nostro progetto. Abbiamo una tifoseria di rara qualità che anche sabato, a 800 chilometri di distanza, era presente". A breve, ha assicurato Paparesta senior, tornerà a parlare anche Gianluca Paparesta: in cantiere anche possibili risposte al gruppo Winston, sempre alla finestra per rilevare il pacchetto azionario.
Il ritorno tra i banchi ha rappresentato anche l'occasione per soddisfare alcune curiosità dei più giovani. Il più dormiglione? Proprio Micai ("Se abbiamo allenamento pomeridiano dorme fino alle 12" scherza Di Noia), ma il rispetto delle regole viene al primo posto ("Abbiamo lasciato tutti casa molto giovani, sappiamo che bisogna fare molti sacrifici: nella giornata tipo dobbiamo essere a casa entro le 22.30") pur senza dimenticare le passioni della tavola ("Vado matto per riso patate e cozze" rivela Puscas. Di Noia: "Dopo le contestazioni di questi giorni, é bello vedere qualche sorriso per ricaricare le batterie. Ho vissuto la trafila nel settore giovanile del Bari e so quanto è importante questa maglia. Non vedo una squadra ammazza-campionato, c'è tanto equilibrio ed è fondamentale essere costanti". Un concetto ribadito da Puscas: "Cagliari e Crotone stanno andando alla grande, ma il terzo posto è ancora alla nostra portata".
Ad analizzare a 360 gradi il momento in casa biancorossa è stato il portiere Alessandro Micai: "Quella dei nostri tifosi è stata una contestazione civile, a Foggia credo si sia andati oltre. Nel calcio é normalità lamentarsi per dei risultati non positivi: nello spogliatoio ci siamo confrontati come sempre accaduto durante l'anno, è chiaro che siamo i primi a non essere contenti". Camplone nel post-partita aveva usato termini poco dolci per la prestazione del Bari a Chiavari: "Lui c'entra poco e nulla: quando si perde è normale che si parli con rabbia o delusione, lui voleva spronarci. Le parole che ha detto sono state utili a stimolare l'ambiente, c'è anche da dire che non ci sta girando molto bene. Ci serve una vittoria per riprendere completa fiducia nei nostri mezzi, a partire dalla sfida di sabato contro la Pro Vercelli". E sul pericolo-diserzione sugli spalti sabato al San Nicola: "Il pubblico è deluso e ha ragione, ma sono convinto che riusciremo a riportare i nostri tifosi allo stadio"
Luca Guerra