Lo stesso copione di una settimana fa, con la speranza di ottenere lo stesso risultato. Il futuro è domani, oggi conta solo il presente: questo il mantra di Davide Ballardini, che incarna alla perfezione lo spirito di un Palermo impossibilitato, mai come in questa stagione, a fare progetti a lungo termine: "Io penso solo alla partita”, si presenta così in sala stampa l’allenatore rosanero, alla vigilia dell’ennesima finale per la volata salvezza. Una finale che, adesso sì, può essere decisiva. Un successo con la Fiorentina e una mancata vittoria delle dirette concorrenti potrebbe regalare la certezza artimetica di un altro anno in Serie A. A Firenze, intanto, è prevista anche la presenza del presidente Maurizio Zamparini, che vorrà spronare i suoi ragazzi a compiere l’ultimo passo verso la permanenza in massima serie: "Col presidente ci saluteremo - prosegue Ballardini - poi io faccio il mio lavoro e lui il suo. Sa già tutto sulla squadra, Gerolin e Di Marzio lo tengono informato. Verrà per stare vicino alla squadra, ci tiene quanto noi".
In campo ci sarà uno spauracchio ben noto a tutti i tifosi del Palermo, quell’Ilicic esploso proprio in maglia rosanero e mai tenero in campo contro la sua ex squadra. Non sarà solo lui l’uomo da temere per Ballardini: "Non ho mai avuto Ilicic, ma incontrandolo da avversario so bene quali siano le sue qualità. La squadra dovrà stare corta per ridurgli lo spazio, ma la Fiorentina non ha solo Ilicic. Sono tanti i giocatori capaci, penso a Borja Valero, Bernardeschi, Vecino e Badelj”. Dall’altro lato, però, il Palermo potrà contare su un fantasista di tutto rispetto: "Vazquez è un giocatore altrettanto straordinario, uno da grande squadra. La gente va allo stadio per questo tipo di giocatori”. Accanto all’italo-argentino, per il terzo match consecutivo, ci sarà un Alberto Gilardino estremamente motivato dal far bene nella città che per anni lo ha acclamato: "Per Gilardino sarà una partita diversa. Lui è un campione e come tale trova sempre milioni di motivazioni per fare bene ogni volta. Contro il Frosinone e la Samp magari aveva motivazioni diverse, ma è un giocatore che deve in questo la propria forza. Cerca di ottenere sempre il massimo”.
Esattamente quello che serve al Palermo, che con tre punti potrebbe chiudere in anticipo una stagione estremamente travagliata. Per espugnare il Franchi, però, servirà una prova da big: "Se faremo una grande partita lo faremo da squadra, con atteggiamento giusto e qualità. Il Palermo ultimamente ha fatto vedere che queste caratteristiche le possiede, bisogna essere sempre più bravi visto che domani giocheremo con la squadra con maggiore valore tecnico delle ultime incontrate, Juventus esclusa”. Guai, inoltre, a credere che la Fiorentina sia una squadra in crisi: "Domani giocheremo contro una squadra che per 7-8 mesi ha fatto un campionato straordinario, penso solo a quello”. Per Ballardini, se c’è proprio qualcosa di cui preoccuparsi, è da imputare agli infortuni: "Quaison martedì ha avuto una leggera distorsione - conclude l’allenatore ravennate - ma ora sta bene. Un altro che ha avuto fastidi del genere è Vitiello, sta meglio ma non benissimo. Anche lui vuole esserci”.
di Benedetto Giardina