Interviste e Storie

Il “destino azzurro” di Issa Doumbia

Issa Doumbia, giocatore Venezia

Tutto quello che c’è da sapere sul centrocampista classe 2003, convocato per la prima volta dalla nazionale italiana U21

Per un armocromista l’azzurro è pace e tranquillità, per Issa Doumbia è il colore del destino. Tutto era partito con l’azzurro dell’Albinoleffe (dalle giovanili alla Serie C), ora prosegue con il più prestigioso e inseguito della nazionale italiana.

Il ct dell’U21 Carmine Nunziata, infatti, ha convocato il centrocampista classe 2003 per le amichevoli contro Olanda e Danimarca.

Nel mezzo, la concreta occasione di dimostrare tutto il valore in Serie A con la maglia del Venezia. Non può mancare l’affetto e la vicinanza della famiglia: “Devo moltissimo a loro, hanno sempre creduto in me facendo anche dei sacrifici”.

Da Zanica alla Laguna, con il sogno di un azzurro che – seppur con sfumature diverse – può continuare a indossare.

La C con l’Albinoleffe, poi la chiamata in A del Venezia

Una prima volta “nella mischia” contro la Pro Vercelli voluta dall’allenatore dell’epoca Marcolini. Poi, le prime titolarità e la continuità nel percorso. Una volta entrato in campo, Doumbia non esce più. A credere con fiducia e sicurezza nel suo talento è Giuseppe Biava: con il suo arrivo, Doumbia diventa imprescindibile per l’Albinoleffe. Il gol più importante segnato, per ora, in carriera? Quello nei playout 2022/2023 contro il Mantova.

Doumbia non è un giocatore come gli altri, per doti fisiche e gestione del pallone. Il Venezia lo sa bene e scommette su di lui. Nonostante gli interessi di Bari e Atalanta U23, ecco il doppio salto per il palcoscenico più importante. Sono già 16 le presenze con Di Francesco.

Venezia, Eusebio Di Francesco (IMAGO)

Una data da non dimenticare

La prima volta con la nazionale italiana, ma la centesima in carriera. Quella contro l’Olanda (o la Danimarca) rappresenterebbe per Doumbia un doppio appuntamento da non dimenticare.

L’inizio di un nuovo speciale percorso, un’altra tappa di una carriera monocromatica ma simbolica nel “destino azzurro” di Doumbia.

Lorenzo Bloise

Classe 2001, nato nel comasco, oggi pendolare a Milano. Amante dello sport in tutte le sue sfaccettature: giocatore di provincia di basket, con il calcio mi sono limitato alla PlayStation. Cresciuto tra un doppio passo di Cristiano Ronaldo e un fadeaway di Dirk Nowitzki. Davanti alla televisione, allo stadio o al palazzetto con la stessa curiosità di un bambino. Highlights, repliche, interviste e dirette notturne: ogni scusa è buona per non perdermi nulla. La letteratura mi ha aiutato a riscoprire la bellezza e l'efficacia delle parole: le stesse che mi permettono di raccontare ciò che gli altri si limitano a guardare. Storie, anedotti e culture che si intrecciano tra di loro: per me lo sport è questo e tanto altro.

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