Miglior marcatore italiano in Champions League e quinto in assoluto in quella dei gol segnati nelle competizioni Uefa. “C’eravamo io, Raul, Gerd Müller: grandi cifre. Poi sono arrivati Ronaldo e Messi, due mostri, e hanno rimpicciolito i nostri numeri. Ma vado molto fiero del mio percorso”. Così Filippo Inzaghi a La Gazzetta dello Sport.
L’attuale allenatore del Brescia si è soffermato su CR7: “La capacità di capire prima dove finirà il pallone. Ripensi al gol alla Germania: il suo movimento in teoria libera il compagno e chiude lui in mezzo ai difensori avversari e invece le cose vanno esattamente come Cristiano aveva previsto. Un gol facile nell’esecuzione, ma eccezionale nel movimento. E Cristiano ne fa parecchi così, con un grande smarcamento”.
Su Mbappé: “Il cambio di passo. Sembra davvero che abbia le marce nelle gambe. Però ancor di più mi piace la facilità con la quale fa la differenza anche in un metro: è devastante in spazi larghi e stretti. Un fenomeno”.
Sulla differenza tra i due: “Nel dribbling stretto e nella velocità in campo aperto il francese è superiore. Cristiano di testa e nello smarcamento è inarrivabile e calcia indifferentemente di destro e sinistro con la stessa efficacia, cosa sulla quale Mbappé può ancora crescere”.
L’INTERVISTA COMPLETA SU LA GAZZETTA DELLO SPORT
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