Palermo, Pippo Inzaghi (Credits: Palermo FC)
Le parole dell’allenatore sulla nuova avventura al Palermo
Il Palermo si candida al ritorno in Serie A, grazie a un gran calciomercato fatto in estate a un buon inizio di stagione.
I rosanero, dopo 7 giornate, si trovano secondi in Serie B, dietro solo al Modena, che sarà il prossimo avversario in campionato.
Avvio importante merito anche dell’impatto avuto da Pippo Inzaghi, arrivato in panchina dopo la promozione ottenuta col Pisa.
L’allenatore piacentino punta alla quarta promozione in A in carriera ma, come raccontato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport, questa volta senza intenzione di lasciare la Sicilia.
L’allenatore ha parlato dei suoi primi mesi a Palermo: “Qui se lotti e combatti arrivano in 30mila a sostenerti. L’impatto è stato molto bello. Scelgo sempre di vivere in centro, è giusto che un allenatore respiri la città. Nei momenti negativi ho sempre entusiasmo dalla gente e questo mi ricarica. Capiterà anche qui, anche se spero solo poche volte. Contro il Modena ci saranno quasi 22mila già sicuri, è fantastico. È un sostegno che abbiamo avuto a scatola chiusa e ce lo dobbiamo meritare“.
Inzaghi ha poi proseguito parlando della squadra: “Ho trovato grande cultura del lavoro e sono arrivati i rinforzi giusti. La fiducia che ho dato loro li ha galvanizzati. Faccio scelte anche complicate, ho fatto giocare tutti e loro capiscono. Ho un rapporto molto schietto, mi piace farli crescere. È sbagliato sentirsi arrivati in B, devono puntare in alto. Ricordate Ciccio Caputo? Dicevano che poteva far gol solo in B, invece in A ne ha fatti tanti”.
A Palermo Inzaghi ha potuto conoscere anche la sinergia della società col Manchester City: “Il rapporto con loro è gratificante. Ho confronti settimanali, scambio di opinioni e idee. Molto stimolante. Spero di restare a lungo in un gruppo così, dopo tanti cambi. Mi ha colpito Guardiola quando ha raccontato che malgrado l’annata difficile non l’hanno mai messo in discussione. Haaland? Mi ha dato la maglia per mio figlio. Ha giocato con scarpe a sei: l’ho fatto vedere ai miei giocatori, poteva giocare in ciabatte, invece voleva fare gol anche a noi. Questa è mentalità“.
Come ha fatto capire, ora Inzaghi si vede solo a Palermo per tanti anni: “Spero di essere all’altezza, diventare il Gasperini del Palermo e godermelo fino in fondo, perché qui c’è tutto. Palermo è la mia Champions, basta traslochi“.
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