Interviste e Storie

Ancora Inzaghi contro Guardiola: com’è cambiato il loro mondo dalle ultime volte

Inzaghi e Guardiola (IMAGO)

Simone Inzaghi e Pep Guardiola di fronte al Mondiale per Club, due anni dopo la finale di Champions League

Simone e Pep, ancora voi due. A distanza di 2 anni e 9473 chilometri dalla finale di Champions League del 2023, Inzaghi e Guardiola si ritrovano faccia a faccia agli ottavi di finale del Mondiale per Club. Nel mezzo, l’universo si è capovolto per l’ex allenatore dell’Inter, mentre lo spagnolo vive una rivoluzione ancora sulla panchina del Manchester City.

Non sarà la prima volta che il piacentino e il catalano si ritroveranno di fronte. L’unico precedente risale alla prima giornata della League Phase dell’ultima Champions League, con lo 0-0 che contribuì a regalare autostima a Lautaro e compagni, all’inizio di un percorso terminato con la sconfitta di Monaco e proprio con il conseguente addio di Inzaghi alla panchina dell’Inter.

Anche per il Manchester City la stagione ha preso una piega inaspettata solo pochi giorni dopo la sfida contro i nerazzurri dell’Etihad Stadium. Il weekend successivo fu quello dell’infortunio di Rodri, rimasto ai box per 8 mesi a causa della rottura del legamento crociato.

Sia Inzaghi che Guardiola sono reduci da una stagione da ‘Zero Tituli‘, nonostante le alte ambizioni dei due allenatori. Il Mondiale per Club può essere occasione di riscatto per entrambi, ma ai quarti di finale c’è posto solo per una tra Al Hilal e Manchester City.

Il nuovo mondo di Inzaghi

Il primo Al Hilal di Simone Inzaghi ha ben impressionato nella fase a gironi. Tra bel gioco e geometrie che sembrano già consolidate, i Blue Wave vogliono continuare a stupire il mondo. E con l’ex Inter e Lazio in panchina, non poteva che brillare la stella di Sergej Milinkovic-Savic. Un binomio che fece innamorare i tifosi biancocelesti e che può far sognare anche quelli arabi.

Un approccio che ha colpito anche gli stessi giocatori biancoblù. Dopo la vittoria contro il Pachuca, Al-Dawsari ha commentato: “Inzaghi mi ha sorpreso fin dal primo giorno in cui si è unito a noi. Conosceva tutta la squadra, ci siamo adattati al nuovo allenatore“. Parole al miele, che sottolineano ancora una volta l’impatto del classe ’76 sul mondo Al Hilal. Che sia la volta buona per sfatare il tabù Guardiola?

Simone Inzaghi, allenatore dell’Al Hilal (IMAGO)

La rivoluzione di Pep

Guardiola non ha cambiato panchina, ma anche il suo Manchester City sta vivendo una rivoluzione. Prima del Mondiale per Club sono arrivati colpi come Reijnders, Cherki, Echeverri e Aït-Nouri, per una spesa totale di oltre 100 milioni di euro. Ma i Citizens hanno vissuto anche l’addio di De Bruyne, che dalle parti dell’Etihad ha segnato un’epoca, mentre Jack Grealish non è stato convocato per scelta tecnica.

In particolare, l’ex centrocampista del Milan si è già preso il cuore dei tifosi. Ma anche quello di Pep, che in conferenza stampa ne ha parlato così: “È veramente forte, arriverà a un livello top“. Ora sarà Inzaghi contro Guardiola, ancora una volta. Questa volta con un universo capovolto da poche settimane e una rivoluzione a confronto. E allora, a voi due.

 

 

Lorenzo Renna

Nato durante i Mondiali di Corea, lo stesso giorno di Frank Lampard. Ci ho provato prima da calciatore e poi da arbitro, ma ho presto capito che a me lo sport piace raccontarlo più che viverlo in campo. Studio Economia e Azienda Digitale, ma parlo 24 ore su 24 di calcio.

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