Categories: News Calcio

Inzaghi: “Era destino che rimanessi alla Lazio. Biglia? Spero rinnovi”

Lazio sempre più grande. Contro il Genoa un’altra vittoria all’Olimpico, targata Felipe Anderson, Biglia e Wallace. I biancocelesti volano, quarti ad un solo punto dalla coppia Roma-Milan al secondo posto. Merito anche di Simone Inzaghi, allenatore ritrovatosi quasi per caso sulla panchina biancoceleste dopo l’esperienza dell’anno scorso e il clamoroso dietrofront in estate nella trattativa per Bielsa: “Tutti hanno un percorso, si vede che era destino – ha dichiarato l’allenatore a Radio Anch’io Lo Sport – Sono convinto di aver meritato questa panchina. Ci avrei pensato due volte se fosse stata un’altra squadra ma la Lazio è casa mia e non potevo dire di no. Con Lotito non ho mai parlato di Bielsa, non mi va di scherzare su cose così serie. Massima serenità, sarei andato a Salerno e avrei fatto il massimo. Ora le cose vanno bene e proverà a continuare su questa strada. Io in Europa e Pippo in Serie B col Venezia? Sono entrambe cose difficili. Vincere in Lega Pro non è mai facile. Per adesso, però, stiamo facendo bene entrambi. L’Europa l’avevo lasciata da calciatore, sto provando a ritrovarla da allenatore ma è un campionato difficile. Siamo una squadra giovane, con margini di crescita importanti. Dobbiamo arrivare a Natale in questa posizione ma non abbiamo una calendario semplice. Io ora più famoso di Pippo? Qualsiasi giocatore sarebbe alla sua ombra, era un attaccante incredibile. Ma io sono l’unico italiano ad aver fatto 4 gol in Champions e la Lazio, di attaccanti italiani forti, ne ha avuti tanti”.

E poi sui singoli: “Immobile, Felipe Anderson e Keita sono ragazzi che ascoltano. Due li conoscevo già, Ciro l’ho voluto fortemente e si è subito fatto apprezzare per la sua disponibilità. Hanno talento e si mettono a disposizione della squadra anche in fase di non possesso. Ho rivisto la gara di ieri, sembrava che ci divertissimo nel giocare. Loro sono sempre allegri e sorridenti. Wallace? Nelle prime sette partite ha giocato pochi minuti a Bergamo ma ha sempre lavorato nel modo migliore. Ha sfruttato la sua chance dando grande solidità dietro. Parolo sta facendo benissimo ma è un paradosso che non ci sia lui tra i 13 calciatori che hanno segnato. In futuro potrà fare l’allenatore, sa sempre dove mettersi e come aiutare la squadra. E merita il ruolo di titolare in Nazionale. Biglia andrà via? Penso e spero di no. Sta trattando con la società, spero che rinnovi perché in Europa giocatori come lui in quel ruolo non ce ne sono. Dobbiamo rimanere concentrati sul campo, per il mercato ci sarà gennaio per parlarne.

Redazione

Dal 2011 ne abbiamo fatta di strada, sempre con voi al fianco. Ci piacciono le notizie, il mercato, il calcio. Sì, ma soprattutto le storie, le emozioni, il bello che questo mondo può regalare. E amiamo raccontarvelo.

Recent Posts

2025, il mercato che è stato: la top 11 degli acquisti in Serie A

Chi sono stati i migliori acquisti del 2025 in Serie A? Ecco la nostra top…

10 ore ago

I “most improved”: le sorprese del 2025 nel calcio

La lista con alcuni dei giocatori che hanno visto accrescere di più il proprio valore…

12 ore ago

Douglas Luiz sulla Juventus: “Un anno difficile, ora sto bene”

Le parole di Douglas Luiz, ex centrocampista della Juventus e ora al Nottingham Forest, al…

13 ore ago

Le 5 storie di calciomercato del 2025 che ricorderemo

Milan, Jashari (IMAGO) Le storie di calciomercato che hanno segnato il 2025: tra battaglie a…

14 ore ago

Morto John Robertson, leggenda del Nottingham Forest

Si è spento John Robertson, vincitore di due Coppe dei Campioni con il Nottingham Forest…

15 ore ago

Dall’Arsenal al Nizza: le squadre top e flop del 2025

Il 2025 è agli sgoccioli: andiamo alla scoperta delle squadre top e flop dei maggiori…

16 ore ago