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Roura, scopritore di Yamal: “A 7 anni faceva cose speciali. Richiamava l’attenzione di tutti”

Jordi Roura, scopritore di Yamal

L’intervista a Jordi Roura, scopritore di Lamine Yamal, il presente e il futuro del calcio mondiale

Ormai da qualche anno, al centro del calcio mondiale c’è Lamine Yamal. Classe 2007, diventato maggiorenne lo scorso 13 luglio, poco più di 2 mesi fa.

Eppure c’è chi il suo talento lo conosce da anni, se non da un decennio. Jordi Roura – direttore de La Masia dal 2014 al 2021 – ha notato qualcosa di diverso in lui sin dai primi calci, sin da quando Yamal aveva appena 7 anni.

Lo scopritore della stella che oggi sorprende il mondo con il Barcellona ha parlato di tutto questo in un’intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport.

Aveva 7 anni, era un ragazzino e noi periodicamente facevamo delle prove con tanti ragazzi di quell’età per farli entrare nel club e per intraprendere con loro un percorso. Lamine faceva cose che, per l’età che aveva, richiamava l’attenzione di tutti noi. Non rincorreva la palla, era molto attento, osservava, senza volerlo faceva già delle ottime finte e giocava molto rapidamente. Aveva già molte abilità anche nel segnare. Nonostante i suoi 7 anni faceva delle cose che per me erano speciali, ma non solo per me. Con i miei collaboratori abbiamo deciso di farlo entrare nell’accademia. Dopo 2/3 anni con noi, a 10/11 anni era cambiato e cresciuto e volevamo vedere l’evoluzione che avrebbe mostrato negli anni successivi“.

Da Yamal a Fermin Lopez: “Quanto è bravo”

Su Guardiola e Luis Enrique: “Sono diversi: caratteri e personalità diverse. Entrambi sono però ossessionati da quello che fanno. Preparano, studiano, lavorano sempre duramente. Vivono di calcio e per il calcio. E questa è una caratteristica che hanno entrambi“.

Jordi Roura ha parlato anche di Fermin Lopez: “Era piccolino, molto. Sono andato a osservarlo a Tarragona. Aveva 12 anni e appena l’ho visto la prima volta ho pensato “quanto è bravo”, ed era uno scricciolo. Però lo abbiamo preso. E non cresceva, era bravo ma non cresceva. Credo che il Barcellona, per come io intendo il calcio, prende e sceglie in base alla qualità. È il primo parametro“.

Lamine Yamal (Imago)

“Il Barcellona sa cosa vuole”

Il Barcellona ha una cosa importante: sa chiaramente cosa vuole. Abbiamo un modello chiaro di calcio, che ci consente di avere in testa che tipo di giocatore cerchiamo. Ci vuole anche fisico, ma la qualità viene prima. L’importante è che il club abbia le idee chiare sul sistema da adottare“.

Cosa direi a Yamal? “Non gli faccio complimenti. So che è bravo, molto bravo. Gli dico di fare attenzione per come si comporta in generale: deve essere educato in campo, comportarsi bene, essere rispettoso nei confronti di tutte le persone che lo circondano. Tutti lo ammirano, lo guardano e lo osservano. Deve saper sbagliare e saperlo ammettere. Se si comporta bene, otterrà una carriera duratura. E durerà molti più anni“.

Redazione

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