Javier Zanetti (IMAGO)
Il vicepresidente dell’Inter, Javier Zanetti, ha rilasciato un’intervista in occasione dei 30 anni all’interno del club nerazzurro
Quando si parla di leggende, nel mondo del calcio, non si può non pensare ad Javier Zanetti.
L’attuale vicepresidente dell’Inter, ha festeggiato i 30 anni all’interno del club nerazzuro tra campo e dirigenza.
Per onorare quest’occasione, ha rilasciato un’intervista presso i canali ufficiali dell’Inter con la quale ha ripercorso alcuni dei suoi momenti più significativi.
Di seguito le sue dichiarazioni.
Javier Zanetti ha parlando di alcuni dei suoi ex compagni di squadra, a partire da Ronaldo: “Se è stato il più forte con cui ho giocato? La parola “fenomeno” lo definisce. Nelle stagioni in cui abbiamo giocato insieme era nel suo momento migliore, ciò che faceva in allenamento sorprendeva tutti. Portava allegria all’interno del gruppo, averlo con noi era un vantaggio. Di sicuro è stato il colpo di mercato più importante dell’Era Moratti.”
Ha poi continuato sugli allenatori che più hanno lasciato un segno: “Di Bianchi mi sorprese l’approccio, mi chiamò in camera e mi chiese dove avrei preferito giocare. Mi accolse con un sigaro e un mazzo di carte. Poi sicuramente Simoni, per tutti noi resterà un padre. Per innovazione e metodologia del lavoro dico Mourinho.” Ha poi concluso sui compagni più simpatici: “Sicuramente Cordoba, Djorkaeff e Zamorano, il più simpatico di tutti, però, era Maicon.”
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